A cura di Luisa Russo
Almeno 3 milioni di donne al mondo ne soffrono. Stiamo parlando dell’endometriosi. Clinicamente l’endometrio, è una mucosa che normalmente si trova nella cavità uterina; ma in questo caso particolare la si trova anche esternamente. È una patologia riscontrata maggiormente in età riproduttiva, e raramente in casi di postmenopausa. In Italia la percentuale del verificarsi di questo fenomeno in età riproduttiva è del 15%. Il picco viene a scatenarsi in un viraggio di età compreso tra i 25 e i 35 anni, ma non è escluso che possa manifestarsi anche in età inferiore rispetto a quelli abituali. La causa, o una delle cause potrebbe essere il passaggio di piccoli frammenti di endometrio durante le contrazioni uteriniche durante il tempo del classico ciclo mestruale. Allo stesso tempo è anche causa sia di sub-fertilitá che infertilità: per quest’ultima circa il 30/40% dei casi. I sintomi più comuni sono: -Spasmi intestinali dolorosi
-Stipsi-Diarrea-Dolori addominali diffusi per tutto il corpo.Il percorso che porti alla cura di esso è lungo e dispendioso, ed incide nella maggior parte delle donne sul sistema psicologico, causando forte stress. I trattamenti medici, prevedono l’assunzione di estroprogestinico, o solo di progestinico che sarebbero in grado di migliorare il quadro clinico e sintomatologico; abolendo la produzione onormonale e la crescita di impianti endometriosici. Trattamento più invalidante è l’assunzione del GnRH che bloccherebbe la stimolazione delle ovaia, e la produzione a livello ormonale. Tale terapia però viene somministrata solo ed esclusivamente a quei casi clinici che richiedono interventi chirurgici.
