23 Aprile 2024, martedì
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L’educazione all’oceano approda a Napoli


A cura di Luigi Rubino ed Antonio Formisano

Mostra itinerante di “Ocean & Climate Village” targata Unesco al Castel dell’Ovo

Dopo le tappe di Venezia e Milano, ha preso il via a Napoli, nella sala “Italia” del Castel dell’Ovo la prima mostra itinerante del decennio del Mare, dedicata alla relazione tra Oceano e Clima.

La kermesse, realizzata dalla Commissione oceonografica intergovernativa dell’Unesco ( Ioc-Unesco), in partnership con EON Italia nell’ambito di Energy4Blue, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Napoli, andrà avanti fino al 6 marzo con incontri di esperti del settore su tematiche diverse e specifiche che riguardano la difesa dell’Oceano alla luce dei notevoli cambiamenti climatici.
Obiettivo principale della tappa itinerante sul territorio napoletano è quello di avvicinare i giovani alle carriere blu e promuovere una nuova generazione Oceano in grado di comprendere e comunicare per preservare la ricchezza mare, tra le quali quella della Posidonia oceanica, indice di mare “pulito, “rigenerando così l’habitat marino di fronte al pericolo inquinamento e ai mutamenti del clima.
L’educazione all’Oceano infatti catalizza le azioni per proteggere la grande distesa di acqua “blu” Per fare questo però sono necessari una rete di progetti, associazioni, istituzioni e enti, anche privati, che lavorino in sinergia, quasi tutti i giorni attraverso studi che coinvolgano gruppi tra cui studenti, scuole ed insegnanti, aziende, dipendenti ed artisti; tutto in ottica 360 gradi.
Il percorso espositivo della mostra si snoda attraverso appositi pannelli interattivi e laboratori illustrati da giovani artisti del Collettivo Design for the Ocean con gli scatti di Gianni Pellegrini e dai vari strumenti di ricerca del CNR -Ismar.
Per salvare gli oceani, tutto deve partire dall’informazione scientifica, altrimenti rischiamo di dare risposte sbagliate – ci ha detto Francesca Santoro della Commissione Oceografica Intergovernativa
dell’Unesco- subito dopo l’inaugurazione dell’evento. Tutto poi va sviluppato con la parte politica ed anche con il settore privato. Napoli – ha aggiunto la Santoro – non è solo è la più grande città di mare in Italia, ma anche una delle più grandi del Mediterraneo e la sua storia non può non essere legata al mare e al suo futuro che, secondo me, deve andare su questa strada. Pertanto, in questo Convegno
parleremo di come si possa sviluppare un’ economia blu e i porti possano diventare più sostenibili, a partire da quello di Napoli”
” Il Comune di Napoli – ha precisato l’assessore all’Istruzione Maura Striano, che ha partecipato alla giornata inaugurale, – ha avviato da tempo dei progetti di riqualificazione e bonifica di tutto il territorio e l’area balneabile, ad ovest come ad Est della città; da S. Giovanni a Teduccio a Bagnoli. Per quanto riguarda le scuole – ha detto l’assessore – abbiamo iniziato da tempo dei percorsi settimanali sulla
consapevolezza della sostenibilità, dell’inquinamento degli oceani e di tutte quelle che possono essere le soluzioni possibili per evitare danni al sistema marino.”

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