20 Aprile 2024, sabato
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La bellezza della genitorialità

A cura di Andrea Carboni

Buonguerrieri: “Fare figli è un fatto sociale che ha ricadute sulla nostra comunità”.
“Family Affairs, la denatalità tra tutela del lavoro e scelte consapevoli”. Questo è il nome dell’evento che si è tenuto in piazza Santi Apostoli, Roma, nella serata di Lunedì 6 Marzo, organizzato da Comin&Partners.
In tale occasione, Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia ha ribadito la centralità di temi quali la famiglia, la natalità e le pari opportunità nell’agenda Meloni. Ha inoltre sottolineato la volontà del governo di voler continuare ad investire ulteriori risorse, dopo quelle già impiegate dalla prima legge finanziaria. 
Imprese e cittadini hanno tirato finalmente il primo sospiro di sollievo, grazie ai 21 miliardi stanziati per contrastare il caro energia. 
Tra i vari provvedimenti presi in questi primi mesi di mandato ce ne sono stati diversi di grande rilevanza per le famiglie e la natalità. Primo tra tutti l’agevolazione sull’acquisto della prima casa per le giovani coppie. A seguire l’aumento dell’assegno unico per i figli fino a un anno (tre anni se a carico di famiglie numerose) e la riduzione dell’Iva sui prodotti della prima infanzia. 
La deputata ha sottolineato, tra le varie manovre del Governo Meloni, l’introduzione del mese di congedo parentale facoltativo retribuito all’80% invece che al 30% e il via all’esonero contributivo per l’assunzione di giovani e donne. Tra i temi al centro del dibattito sicuramente la difficoltà a conciliare vita privata e lavoro, e l’equilibrio nel mantenere ‘il work life balance’, in particolar modo nei nuclei familiari che presentano maggiori difficoltà e fragilità. “Inutile negarlo, i dati Istat sono da bollino rosso e indicano che è necessario procedere con un deciso cambio di rotta, che questo Governo ha già iniziato a fare sin dai primi mesi dal suo insediamento e che daranno sicuramente risultati concreti nel prossimo futuro’ ha commentato la Buonguerrieri.
“Siamo consapevoli che non è ancora abbastanza ma è sicuramente un inizio importante che traccia una via e indica una visione chiara della politica. Vogliamo infatti che la maternità ritorni fattore premiante, restituendo ad essa valore sociale, in quanto fare figli non è soltanto un fatto privato.

Fare figli è un fatto sociale che ha ricadute sulla nostra comunità. Le nuove generazione rappresentano il futuro della nostra Nazione. Ci aiutano e ci aiuteranno a sostenere il nostro sistema economico sociale.”

Le parole della deputata richiamano quelle promesse e quelle assunzioni di responsabilità della Meloni che, in occasione della conferenza stampa di fine anno, aveva più volte ribadito la priorità assoluta ed economica della questione demografica e la necessità di un sostegno alla genitorialità e di una tassazione che ne possa tener conto. Un’inversione di tendenza quella dell’ultima legge di bilancio e una forte incentivazione alle nuove nascite. I nuovi nati in Italia raggiungono ogni anno un nuovo record negativo. I nuclei famigliari sono sempre meno numerosi. Mettere al mondo dei figli è, oggigiorno, un rischio di caduta in povertà. C’è stato sicuramente un punto di svolta ed è stato l’aver riconosciuto che esiste una questione culturale alla base di questo inverno demografico. È necessario riscoprire il valore della maternità, la bellezza della genitorialità. Abbiamo il dovere di riconoscere il valore sociale della famiglia. Solo partendo da questo presupposto si potranno portare avanti le politiche di conciliazione tra lavoro e crescita-educazione dei figli. Sono necessari interventi mirati. È una sfida sicuramente difficile. Le premesse sembrano buone e i primi risultati non tarderanno ad arrivare. Un obiettivo tanto importante quanto arduo per il governo guidato dalla prima premier donna. 

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