20 Aprile 2024, sabato
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Presentato il progetto per salvare il mare dai rifiuti

A cura di Luigi Rubino ed Antonio Formisano

“Salviamo il nostro mare dai rifiuti”
Al via il progetto della Firm, presentato in un Convegno a Napoli.
Il mare che bagna la Campania è sempre di più una pattumiera a cielo aperto. Bottiglie, plastica, vetro, reti da pesca fantasma sono solo alcuni dei tanti rifiuti che, purtroppo, si continua a “pescare nei fondali marini.
E’ quindi necessaria una svolta che salvaguardi e tuteli l’ambiente e l’ecosistema marino. Per questo, la Firm dall’ottobre del 2021 ha avviato un progetto che ha l’obiettivo di sperimentare e creare le basi per lo sviluppo di una nuova filiera dei rifiuti marini in Campania, partendo dalla realizzazione di una rete collaboratrice tra il settore della pesca , il mondo della Ricerca, le amministrazioni e le comunità locali.
Il progetto, voluto fortemente dalla direzione generale delle Politiche Agricole, Pesca ed Agricoltura della Regione Campania, patrocinato da Lega Ambiente e Mare Vivo – è stato recentemente discusso in un convegno tenutosi nella chiesa di Santa Maria di Portosalvo, a Napoli, completamente ristrutturata, conosciuta anche come la chiesa dei Marinai.
All’incontro pubblico hanno partecipato: studiosi ed esperti del settore, tra cui Marcella De Martino, Responsabile scientifico del progetto (CNR), Francesco Perrotti, Capitano di vascello, Direzione Marittima della Campania, Rosalba Giugni, presidente Ass. Marevivo, Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura Regione Campania, Francesca Saurino, Responsabile della Cooperativa Ischia Pesca ed la vice sindaca del Comune di Procida Giuditta Lubrano Lavadera.
All’organizzazione della raccolta dei rifiuti da parte delle cooperative dei pescatori hanno contribuito oltre 250 imbarcazioni che operano lungo la costa campana, 22 amministrazioni comunali della Regione Campania e società di raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e le Capitanerie di Porto dei vari comuni
che hanno partecipato al progetto.
I campioni raccolti, sono stati poi analizzati dai ricercatori del CNR, attraverso metodi di trasformazione per il riciclo dei rifiuti marini che possono diventare una risorsa per l’intero territorio.
” Il progetto mira oggi, grazie alla legge “Salvamare, in attesa dei decreti attuativi, che il pescatore può conferire a terra i rifiuti marini in appositi cassonetti, mentre tutto questo prima era considerato un illecito. Fino ad oggi – precisa Marcella De Martino, Responsabile scientifica della Firm – in 22 comuni per circa sei mesi di lavoro abbiamo raccolto circa 31 tonnellate di rifiuti marini, di cui il 40%
rappresentato dalla plastica.”
“La legge Salvamare – consente di installare alla foce dei fiumi un sistema di raccolta prima che i rifiuti finiscano in mare tra cui la plastica che divento pericolo anche per il nostro corpo” – ha aggiunto la presidente di MareVivo, Rosalba Giugni.
” Mi auguro che nel prossimo ciclo di programmazione del FEAMPA, ( Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca ed Acquacoltura) possa crescere il numero dei comuni coinvolti nel progetto, considerato che nell’imminente Piano strategico Regionale della Pesca e dell’Aquacoltura, il marine litter è tra gli asset principali – ha precisato l’assessore Caputo nel suo intervento.

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