A cura di Ionela Polinciuc
Alle 04:17 ora locale di lunedì mattina, quando la maggior parte delle persone stava ancora dormendo, un terremoto estremamente forte di 7,8 della scala Richter ha scosso la Turchia meridionale. Con epicentro nella provincia di Kahramanmaras, il terremoto è stato avvertito anche nella vicina Siria – ad Aleppo, Hama e Latakia, dove ha lasciato dietro di sé un disastro difficile da immaginare.
Oltre 11.000 morti, immagini drammatiche, il numero dei feriti si avvicina a 35.000. È questo il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì è salito a oltre 11.000. Almeno 8.574 persone sono morte in Turchia, ha detto questa mattina il presidente del paese, Recep Tayyip Erdogan. Almeno 2.530 persone sono morte in Siria, secondo Aljazeera.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza in 10 province. Più di 12.000 addetti alla ricerca e al soccorso turchi lavorano nelle aree colpite, insieme a 9.000 soldati.
Le autorità hanno stabilito 3 mesi di stato di emergenza in 10 province della Turchia e 7 giorni di lutto nazionale.
Più di 70 paesi hanno fornito squadre di soccorso e altri aiuti. Le Nazioni Unite dicono che stanno “esplorando tutte le strade” per consegnare rifornimenti alla Siria nord-occidentale, detenuta dai ribelli, e hanno rilasciato 25 milioni di dollari dal suo fondo di emergenza per aiutare a dare il via alla risposta umanitaria in Turchia e Siria.
