A cura di Ionela Polinciuc
Un’altra ondata di proteste e proteste in risposta al brutale omicidio di Tyre Nichols, il ragazzo afroamericano di 29 anni, da parte di cinque agenti di polizia di Memphis. I poliziotti sono stati rapidamente licenziati e accusati di omicidio di secondo grado. L’azione insolitamente rapida del capo della polizia e del gran giurì è stata facilitata da riprese video che hanno mostrato chiaramente il brutale pestaggio di Nichols da parte dei poliziotti dopo averlo fermato con l’accusa di guida spericolata il 7 gennaio. Fu mandato in ospedale in condizioni critiche e morì tre giorni dopo.
Il 7 gennaio, il nome e il sangue di Tyre Nichols sono entrati nelle pagine di storia di Memphis e degli Stati Uniti come simboli di una diffusa cultura di disumanizzazione dei neri nonostante le battaglie civili e la legislazione. Il nome di questo giovane padre afroamericano, picchiato da cinque poliziotti anch’essi afroamericani, ricorda il caso di Larry Payne, un adolescente afroamericano di sedici anni ucciso dalla polizia nel marzo 1968 per aver preso parte a uno sciopero. La città che ha visto la morte di Elvis Presley è stata anche il luogo dell’assassinio di Martin Luther King il 4 aprile dello stesso anno e del 17enne Elton Hayes nel 1971.
