27 Aprile 2024, sabato
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“Donna, vita e Libertà” 1° flash mob a Napoli dello mondo dello spettacolo contro la repressione in Iran

“Donna, vita e Libertà” 1° flash mob a Napoli dello mondo dello spettacolo contro
la repressione in Iran.
In testa alla protesta l’artista Marisa Laurito

“Donna, Vita e Libertà” è il messaggio del primo flash mob di solidarietà a difesa delle donne e del popolo
iraniano promosso dal mondo dello spettacolo a Napoli e voluto da Marisa Laurito che si è tenuto davanti
al teatro Trianon Viviani, in piazza Calenda, con la partecipazione di moltissime associazioni, artisti, gruppi
che operano sul territorio ed istituzioni locali.
L’iniziativa fa seguito alle 85 mila firme raccolte in pochi giorni dalla petizione lanciata sulla piattaforma
“change.org.”
In piazza sono scesi musicisti, attori, scrittori, giornalisti ed uomini di cultura tra cui Marina Confalone,
Valeria Parrella, Pegah Moshir Pour, Patrizio Rispo, Antonio Bassolino, Desirée Klain Gianni Valentino,
Tommaso Primo, sindacalisti e rappresentanti del Governo della Regione Campania e del Comune di Napoli.
Marisa Laurito ha letto in piazza le richieste della gente comune cioè la fine delle esecuzioni capitali in Iran,
il diritto che manca da 44 anni al popolo iraniano e alle donne di quel paese, cioè la libertà, mentre il vice
sindaco del Comune di Napoli, Laura Lieto ha posto il saluto ed il sostegno per un intervento istituzionale,
civile e umano. “Il famoso brano di Giorgio Gaber “Libertà e partecipazione” è stata poi cantata da
Marcello Cirillo, mentre più tardi in piazza si è tornati a riascoltare “Bella Ciao”. “Ricomincio la mia vita.
Sono nata per conoscerti ha gridato succesivamente dal palco Marina Confalone nel suo breve discorso.
L’attivista di origini iraniane, Pegan Moshir Pour ha anche ricordato, insieme alla Laurito, le restrizioni che
esistono in Iran come quella assurda che vieta il diritto perfino di baciarsi.
Alla premier del governo italiano italiano, Giorgia Meloni, al ministro degli Esteri, Antonio Tajani si chiede
quindi di prendere una posizione precisa di condanna nei confronti del regime iraniano, mentre a
Mattarella di convocare subito l’ambasciatore dell’Iran dichiarandolo persona non grata.
Il 28 gennaio la protesta, guidata sempre da Marisa Laurito, si sposterà a Roma, all’officina Pasolini.


Luigi Rubino ed Antonio Formisano

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