2 Maggio 2024, giovedì
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Lucia De Carolis: ”Mi affascina l’idea di indossare la storia tramite i gioielli”

A cura di Ionela Polinciuc

L’artista è la natura.
Le montagne di Civita Di Cascia, piccolo borgo umbro, dove LUCIA è nata, fanno maturare nel suo animo l’innata profonda sensibilità nei confronti della natura.
La necessità di comunicare, fa sorgere il bisogno di imparare tecniche per plasmare la materia e la voglia di capire i meccanismi chimici e fisici che la regolano, sperimentando e provando fino ad arrivare alla creazione di un’opera.
Nasce così la figura dell’ORAFA che, aggiungendo l’anima alla maestria, diventa ARTISTA.
Il desiderio continuo di realizzare opere fa di LUCIA DE CAROLIS una creativa eclettica che, oltre all’ARTE ORAFA, spazia dalla PITTURA alla SCULTURA con diverse tecniche e materiali.
È con questo spirito che ogni suggestione o sentimento ispirano un lavoro diverso e l’uso di un elemento appropriato.
È così che comunicare diventa possibile anche senza dover parlare!
Lucia, l’opera più importante è perché?

“Di foglie porti il capo pieno duecentottant’otto vittime più o meno a uomini, donne e bambini mando un pensiero che, come farfalle conosceranno il mistero, la Natura bella potente si dimostra e il significato in Essa spesso mostra.” -Lucia De Carolis-
Ritengo questa opera molto importante, è legata ad un evento che ha modificato panorami e persone, essa è nata poco dopo la distruzione di Amatrice e nel pieno della catastrofe ho riposto nei metalli che la compongono tutte le mie paure e le speranza del domani.
Attualmente situata nella Serenissima Venezia, mi dona gioia qualvolta penso alla forza d’animo con la quale è stata realizzata.
Dove possiamo vedere le sue opere?

Nei miei canali social, Facebook e Instagram sito web www.luciadecarolis.it dove si possono trovare tutti i miei contatti
Progetti attuali e futuri?

I progetti attuali sono legati al territorio, mi affascina l’idea di indossare la storia tramite i gioielli, ultimamente sono in collaborazione con Il Feudo di Machilone, associazione nata per tutelare e portare alla luce reperti che danno identità a questa terra. Credo dunque che l’arte sia un veicolo importantissimo per la cultura è quindi per questo che negli anni futuri spero di dar vita a laboratori artistici qui in città.
Legata fortemente alla mia terra d’origine non nascondo che c’è un filo rosso che unisce la mia attività di comunicare con l’arte a quella dell’agricoltura, ancora oggi attiva. Unire le due cose tramite la formazione fatta insieme a colleghi e collaboratori volta a nuove leve potrebbe risultare un progetto difficile, tuttavia vedo il risultato, comunicare la storia e il rispetto per il nostro pianeta.

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