26 Aprile 2024, venerdì
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Il consumismo anestetizzata i valori del Natale

A cura di Di Mambro Dolores Docente e Pedagogista

Il Natale è alle porte e già da diversi giorni si avverte ovunque la frenesia per gli acquisti natalizi ad amici e parenti. Per i Cristiani questa festività è importante per festeggiare la nascita di Gesù Cristo e attraverso la sua nascita si riscopre nel mondo dei fedeli amore e pace. 

Oggi questa festività Cristiana viene utilizzata per dare una spinta economica, di guadagno ruotando attorno ad una commercializzazione nella quale la celebrazione delle feste sono passate dall’essere un’occasione di pausa, di ritrovo con la famiglia ad un inarrestabile consumismo di massa.

In quest’ultimi anni il valore del Natale è stato sottovalutato nella sua fondamentale importanza tanto che la nostra società è fondata e si è conformata sul ‘apparenza delle tradizioni consumistiche ed esteriori.

Proprio il consumismo attraverso il materialismo, lo spreco el’egoismo hanno soppiantato ogni valore e spirito natalizio. L’importanza è data alle cose piuttosto che alle persone, al gusto di condividere un ‘emozione e allo stare insieme rischiando di eliminare l’incanto natalizio d’incisione religiosa.

La commercializzazione delle festività ha cambiato il modo in cui le famiglie trascorrono il periodo festivo e quanto tempo dedicano alla celebrazione religiosa, ma per ritrovare i valori e il significato del Natale è utile passare oltre le vetrine e rivolgere lo sguardo al simbolo di rinascita e rinnovamento. 

Una festa che resiste nel tempo, ma che a causa del consumismo sta modificando profondamente il significato spirituale e affettivo e nonostante l’input consumista lo scambio di doni ha il valore di impreziosire le nostre relazioni personali. Un’occasione nella quale si compiono gesti di gratuità soprattutto verso chi ha bisogno e in tale dimensione si pone al centro l’umanità.

Anche per coloro che non vivono la dimensione religiosa dovrebbero in un clima culturale cogliere l’occasione per una riflessione che pone le basi per un vivere empatico, inclusivo e accogliente.

Se i valori del Natale finiscono per essere nascosti dall’indifferenza, insensibilità e dal consumismo la famiglia dal suo canto ha ancora il potere di far riscoprire determinati valori condivisi da tutti.

Ai genitori e gli adulti in generale spetta il compito di impegnarsi a valorizzare questa festività, insegnando ai più piccoli la gioia dell’attesa, il senso autentico del dono, la pregevolezza dello stare insieme alle persone che amiamo, apprezzando la gratitudine, pacee solidarietà.

Far comprendere ai propri figli che i veri regali risiedono principalmente nei valori del Natale servirà a loro, ma soprattutto a noi adulti per ritrovare la serenità e il senso profondo di rinascita, rinnovamento e speranza che questa festa è in grado di riservare nel cuore di ognuno.

“Non lasciamo inquinare il Natale dal consumismo e dall’indifferenza, rinasca la tenerezza davanti al presepe”. Papa Francesco

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