Ebbene, può essere considerato un abuso di ospitalità essere invitati a cena e spazzare via tutto quanto viene messo in tavola senza lasciare agli anfitrioni nemmeno una briciola di pane. Diciamo che, in questi casi, più che di abuso si potrebbe parlare di maleducazione o di faccia tosta.
Quando una persona è, appunto, ospite di un’altra e, con la scusa di dover andare in bagno, fa una capatina in camera da letto, apre il cassetto del comò e si porta via qualche gioiello o un po’ di soldi. Definire tale comportamento frutto di maleducazione o di faccia tosta sarebbe riduttivo: questo è un vero e proprio furto aggravato dall’abuso di ospitalità.
La normativa, e più precisamente il Codice penale, ’’ospita’’ – è proprio il caso di dirlo – un articolo, il numero 61, in cui sono raccolte tutte le circostanze che aggravano un reato. Tra queste c’è, appunto, «l’aver commesso il fatto con abuso di autorità o di relazioni domestiche, ovvero con abuso di relazioni di ufficio, di prestazione d’opera, di coabitazione, o di ospitalità’’. Significa, dunque, che la pena per il semplice furto può essere aumentata.
