25 Aprile 2024, giovedì
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E su piazza del Plebiscito spuntò… un grande arcobaleno…

A cura di Luigi Rubino
Difficile quantificali. Secondo le previsioni 25mila, ma fatto sta che piazza de Plebiscito, luogo di raduno
fissato dalla Regione Campania per la manifestazione per la pace, si riempie in pochi minuti di cittadini,
studenti (tantissimi) provenienti da tutta la Regione. I molti gonfaloni dei comuni campani si mescolano alle
tantissime bandiere che hanno un unico colore: quello dello pace. A sventolarle sono in gran parte
giovanissimi di molte scuole della città e di altri centri campani, giunti nel capoluogo campano con pullman
privati. Presenti moltissimi sindaci di molte città campane e del Sud.
Oltre il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con
il figlio Piero, all’evento hanno partecipato la showgirl e presentatrice Veronica Maya, il governatore della
Puglia, Michele Emiliano, le confederazioni sindacali CGIL e UIL, rappresentate dai segretari Nicola Ricci e
Giovanni Sgambati, Antonio Di Donna, presidente della conferenza episcopale della Campania e
personaggi del mondo dello spettacolo e della musica tra cui Andrea Sannino che ha allietato la giornata
con la canzone “Abbracciame” e il presidente di Anci Campania, Carlo Marino.
Ad aprire la manifestazione è stata l’attrice Tosca D’Aquino che dal palco, dove domina la scritta a
carattere cubitale “Cessate il fuoco” ha letto la lettera che ha inviato la senatrice a vita Liliana Segre con la
quale conferma l’impegno a difesa dell’Ucraina, assediata da Putin, mantenendo però un’attenta disamina
sulla situazione che potrebbe complicarsi qualora si farebbe ricorso alle armi nucleari da parte della Russia.
L’impegno per la pace, dice la senatrice nella lettera, deve andare avanti insieme alla lotta contro il
fascismo e il totalitarismo, elementi indispensabili di una piena coscienza civile”
“ Oggi c’è una bellissima piazza colorata dove ci sono tanti giovani che chiedono quello che chiedono in
tanti: il cessate il fuoco. Dalle armi – ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – bisogna passare alla
voce della diplomazia, allo spirito negoziale che ha sempre contraddistinto l’Europa negli ultimi anni.
” E’ molto importante avere una grande forza di gioventù. Da Napoli, città medaglia d’Oro alla Resistenza
parte la volontà di fermare la guerra e cambiare soprattutto le nostre imprese, a sostegno delle lavoratrici e
dei lavoratori. Il messaggio che parte oggi da Napoli è quindi importantissimo – ha detto Giovanni
Sgambati, segretario generale della Uil Campania.
“ Dobbiamo arrivare a cessare il fuoco. Lo meritano questi ragazzi. Dobbiamo svegliare l’Italia e l’Europa dal
sonno della ragione. Dobbiamo bloccare le armi, fermare il bagno di sangue per insediare una Conferenza di
pace con le Nazioni Unite. Dopo l’invio di armi all’Ucraina, ora c’è bisogno di dialogo – ha affermato il
governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Alla manifestazione presente anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano, il quale ai nostri
microfoni, ha messo in risalto le capacità di Napoli, il cervello collettivo di un popolo che ha subito intuito le
insidie, ma anche le speranze che arrivano da una piazza di giovani che hanno detto come cambiare il senso
a questa guerra.”


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