23 Aprile 2024, martedì
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Due chiacchiere con il Vegan Chef Marini Paolo

A cura di Ionela Polinciuc

Si parla sempre più spesso di cucina Vegana, ma quali sono le sue principali caratteristiche, i suoi segreti? I metodi più comuni, usati dalla maggior parte dei Vegani? Ebbene, al riguardo, abbiamo intervistato Marini Paolo – Vegan Chef.

Tu sei un vegan chef. Come nasce la passione per la cucina?

Ho sempre avuto questa passione per la cucina, credo sia nata con me o forse prima di me. Amo i colori degli alimenti che combinandosi tra di loro concepiscono nuovi profumi e sapori.

Probabilmente tutto questo è dovuto alle radici della propria terra. L’italiano pone al primo posto la tradizione culinaria ricca d’innumerevoli preparazioni derivate dalla moltitudine di culture eterogenee che hanno abitato il nostro territorio.

Successivamente aver conseguito il diploma alla scuola alberghiera, la mia curiosità mi ha stimolato in una sfrenata ricerca di metodi e sapori nuovi.

Dopo i miei viaggi sono affascinato da tutte le cucine del mondo e penso che sia meraviglioso cogliere i metodi e le preparazioni dei piatti di ciascuna civiltà, combinando i procedimenti per concepire nuove ricette e assaporarne le insolite fragranze.

La cucina intesa come la raffinatezza di trattare un alimento e quindi, presentarla ai nostri sensi per creare un piacere totale, in quel momento la nostra mente vola in spazi sensoriali.

In parole povere questa passione nasce dalla potenzialità della stessa di donarmi emozioni esprimendo il proprio umore e assaporando un senso di libertà derivato dalla possibilità di avere un potere decisionale delle proprie scelte.

Qual è il tuo piatto più richiesto?

Questa è una domanda difficile per dare una risposta. Certamente i piatti richiesti dai miei clienti sono più di uno e poi vivendo in terra straniera le scelte sono sicuramente differenti da quelle che potrebbero essere nel nostro Paese, anche se devo dire che abbiamo imposto il nostro bagaglio culturale culinario italiano principalmente con la pizza e la pasta.

Ho notato che qualsiasi popolo è molto fedele alle proprie tradizioni e quindi cucinando i piatti in versione vegana i clienti amano le loro pietanze trasformate in tale variante.

Senza alcun dubbio colloco al primo posto la Pasta alla Carbonara Vegana preparata con tutte materie prime prodotte direttamente, dal guanciale all’uovo vegano.

In uguale posizione, per “par condicio” al territorio che mi ospita, opterei per la Ropa Vieja Vegana, una sorte di “spezzatino”, utilizzando il seitan e il tempeh con patate, ceci e impreziosito dalle spezie.

Chi vuole ispirarsi alle tue ricette, come può contattarti?

Dopo aver avuto diversi ristoranti ora ho deciso di aiutare le persone a capire l’importanza del metodo di nutrirsi per rispettare sia la natura che l’ambiente. Desidero portare questo messaggio in maggiori luoghi possibili e quindi ho creato mezzi d’informazioni on- line in modo che siano raggiungibili da chiunque e in qualsiasi luogo. Ho fondato un’associazione culturale gastronomica atta a divulgare le informazioni relative alle trasformazioni del cibo in relazione agli aspetti ambientali, filosofici, medici e gastronomici.

“La Cucina dei Miracoli – Incredibile cucina vegana” questo è il suo nome ispirato dai risultati ottenuti superando le mie aspettative iniziali.

Ho un gruppo in Facebook ( La Cucina dei Miracoli) dove tutti possono iscriversi e attingere sia le mie esperienze sia quelle di tutti i componenti del gruppo e avere la possibilità di porre quesiti e pubblicare le proprie ricette.

Ho un canale Youtube (La cucina dei Miracoli) dove puoi trovare centinaia di video ricette straordinarie sia in lingua italiana che in lingua spagnola e comunque tutte con la traduzione in varie lingue. Inoltre, offro un servizio di Personalchef vegan online quindi, mi potete contattare per chiedere chiarimenti, consigli e avere a disposizione una guida esperta per realizzare questi piatti incredibili.

Come mai hai deciso di svelare i tuoi procedimenti acquisiti con anni di studio?

Bella domanda…in particolare in questo periodo storico dove tutto è trasformato in denaro.

In questi ultimi decenni sono nati allevamenti animali intensivi per affrontare la forte richiesta creata da interessi economici, spinti dalla globalizzazione, indifferenti all’aspetto ambientale, morale e di salute. Analizzando studi scientifici e illustri pareri possiamo avvertire un pericolo imminente, un grave degrado ambientale, il quale potrebbe provocare conseguenze irreversibili per il nostro pianeta.

Questa situazione drammatica deve il suo rapido sviluppo all’incoscienza e avidità umana e in particolare all’eccessivo consumo di alimenti di origine animale, come sostenuto anche da insigni uomini di scienza.

Sono fermamente convinto che ognuno debba partecipare con il proprio contributo per evitare il peggio. Questo è il motivo principale di questa mia decisione di svelare i risultati di anni di studio: informare le persone che è possibile cambiare il nostro sistema di alimentazione senza rinunciare al piacere della tavola ma al fine di essere più felici e soddisfatti.

Un giorno lessi una frase che mi fece riflettere, era stata scritta da Vincent Van Gogh:

“Non soffocare la tua ispirazione e la tua immaginazione, non diventare lo schiavo del tuo modello”.

Parole che possono adattarsi a una vasta tematica, io ho voluto applicarle a questo indispensabile bisogno, il nutrimento legato a ogni essere vivente.

Abbiamo visto che esiste più di un motivo per pensare di cambiare il nostro sistema di alimentazione.

Possiamo ancora spuntarla e ottenere un giusto equilibrio. Abbandoniamo il nostro ormai “vetusto modello”, adeguiamoci a queste nuove esigenze per raggiungere uno stile di vita migliore. Seguiamo la nostra ispirazione, liberiamo la nostra immaginazione per creare nuovi accostamenti tra gli alimenti, al fine di raggiungere un autentico benessere sulle nostre tavole.

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