A cura di Ionela Polinciuc
Minotti Art Festival: Tantissimi artisti presenti, provenienti da ogni angolo del mondo. L’arte contemporanea sarà è stata protagonista dell’intero programma dell’edizione di quest’anno.
Minotti Art Festival è anche un’occasione di confronto con le varie realtà, con il suo rapporto con l’arte, la cultura e tutto quello che riempie le nostre anime di bellezza. Un evento interessante soprattutto nell’ottica in cui sarà fondamentale educarci ed educare i nostri figli sui grandi temi del futuro che vedranno la cultura, appunto, protagonista.
Al riguardo, abbiamo intervistato Pascal Scembri.
Cosa rappresenta Minotti Art Festival per lei?
Per me rappresenta una ventata di arte genuina, unica manifestazione culturale che porta in alto ed omaggia l’eredità intellettuale di Menotti.
Spoleto ormai da anni ospita questo evento importante, questo anno ci sono state novità?
Molte, a partire dall’inaugurazione della mostra di Lorenza Altamore che espone a casa Menotti opere inedite dedicate completamente alla musica, il coinvolgimento dei personaggi locali è interazionali in arricchimento ai 3000 artisti coinvolti.
Secondo lei la cultura, l’arte ormai sono state messe nel dimenticatoio da molti di noi?
Non credo che oggi la cultura sia stata messa da parte da molti di noi, ha solo cambiato forma ed è percepita in un modo nuovo rispetto al passato; Oggi la cultura è intesa come un sistema di sapere, opinioni, credenze, costumi e comportamenti che caratterizzano un gruppo umano particolare.
Cosa si ricorda con piacere della sua carriera e perché?
Ricordo con enfasi la mia prima inchiesta sulla violenza sulle donne, dal titolo “ Perché gli uomini picchiano le donne”, il libro è stato pubblicato in Francia nel lontano ottobre 2006 e dal 2007 pubblicato in altri paesi, poiché sono stato il primo scrittore italiano a Parigi che si è occupato di trattare il tema della violenza sulle donne, suscitando scalpore sulla stampa nazionale ed internazionale in quanto per la prima volta un uomo difendeva la dignità della donna;
Altro ricordo che amo è la pubblicazione del libro “La libertà non è di questo mondo” il perché ho avuto la prova che le donne con la loro forza sono capaci di ritrovare la strada della loro libertà.
Colgo l’ occasione per porgere i miei più sentiti ringraziamenti al prof. Luca Filipponi, presidente del Menotti Art Festival, alla dott.ssa Paola Biadetti, segretaria generale e direttore marketing, il Rettore dell’Accademia Universitaria Auge, al dott. Giuseppe Catapano, al dott. Angelo Sagnelli, direttore artistico del premio letterario ed a tutto lo staff del prestigioso premio, il Parlamento Europeo, la Regione Umbria e la regione Abruzzo, Unesco, la Commissione Europea per i patrocini, le Fondazioni Culturali – in primis la Fondazione Tau di Umberto Giammaria, ed infine agli organizzatori per l’ottima riuscita e il coordinamento dell’evento culturale dell’anno.