“Non sono stati trovati materiali pericolosi sul luogo dell’incidente aereo”.
Lo ha affermato un portavoce dei vigili del fuoco greci dopo le prime indagini intorno al relitto del cargo ucraino carico di armi precipitato ieri notte a Kavala.
Ed è stato recuperato uno dei corpi degli 8 membri dell’equipaggio rimasti uccisi nello schianto, ha aggiunto, come riportano i media locali. Le indagini si erano concentrate su una sostanza bianca trovata vicino a luogo dell’incidente, che aveva fatto temere a una fuga di materiale tossico.
nel frattempo si è saputo che trasportava armi e munizioni dalla Serbia con destinazione finale Bangladesh. I vigili del fuoco che si sono avvicinati hanno accusato problemi respiratori e sono stati ricoverati. Le otto persone di equipaggio a bordo dell’aereo, un quadrimotore turboelica Antonov-12 della compagnia ucraina Meridian Ltd, partito ieri sera da Nis, nel sud della Serbia, sono tutte morte, ha detto oggi il ministro della Difesa serbo, Nebojsa Stefanovic.
Le autorità greche dell’area hanno invitato la popolazione in un raggio di due chilometri a rimanere in casa con le finestre chiuse per la possibile presenza a bordo di sostanze chimiche pericolose.
Secondo i media greci, il pilota ha chiesto di poter compiere un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Kavalas, nel nord-est della Grecia, senza però riuscire a raggiungerlo. Testimoni oculari hanno dichiarato di aver visto l’aereo in fiamme precipitare e poi di aver udito l’esplosione.
Parlando in una conferenza stampa stamane a Belgrado, Stefanovic ha detto che il velivolo trasportava 11,5 tonnellate di materiale militare serbo destinato al ministero della Difesa del Bangladesh.
Le prime ricerche sono state condotte con l’aiuto di un drone.