I risultati di un nuovo sondaggio dell’Accademia europea di dermatologia e venereologia (Eadv) presentato al Simposio di primavera dell’Eadv mostrano che l’1,71 per cento della popolazione europea adulta ha riferito di avere il cancro della pelle, il che significa che si stima che circa 7.304.000 europei siano affetti dalla malattia.
Questo sebbene il cancro della pelle sia il cancro più prevenibile, poiché per la maggior parte dei casi è generato dai danni dei raggi ultravioletti del sole. I dati dello studio mostrano anche che il controllo dei nei o lo screening per un eventuale cancro della pelle sono stati i motivi principali per cui i pazienti hanno consultato un dermatologo negli ultimi 12 mesi, con oltre un quinto (22,3 per cento) degli appuntamenti con uno specialista della pelle presi per controllare un neo o una lesione.
I risultati del sondaggio “Burden of Skin Disease” (Bosd) dell’Eadv su 44.689 adulti provenienti da 27 Paesi indicano la necessità di “un’espansione dell’educazione sul cancro della pelle in tutta Europa per aiutare la popolazione a fare scelte più sicure relative alla loro salute cutanea”, secondo quanto riferito dai principali dermatologi dell’organizzazione.
Delle persone intervistate, lo 0,6 per cento ha riportato una diagnosi di melanoma, la forma più letale di cancro della pelle. Tuttavia, i carcinomi dei cheratinociti, che includono i carcinomi a cellule basali e squamocellulari, sono di gran lunga i più diffusi tra tutti i tumori e quelli in più rapido aumento con un’incidenza che dovrebbe aumentare di oltre il 40 per cento fino al 2040.
Marie-Aleth Richard, professoressa presso l’Ospedale universitario di La Timone, Marsiglia e membro del consiglio EADV che ha guidato l’indagine, ha affermato che i risultati “dimostrano la necessità di agire per prevenire il cancro della pelle, che ha una buona prognosi se diagnosticato precocemente”.
Richard ha affermato di ritenere che il sondaggio “sottolinei la necessità di una migliore consapevolezza sul cancro della pelle”. “Il cancro della pelle fa parte del 40 per cento dei tumori prevenibili e la cui incidenza potremmo ridurre considerevolmente se fornissimo un’istruzione piu’ coerente e diffusa alla popolazione“, ha aggiunto.