20 Aprile 2024, sabato
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Mirko De Carli: ” ho cercato di dare priorità al rilancio delle attività che caratterizzano la Federazione FEAV”

A cura di Ionela Polinciuc

Con la circolare ministeriale n. 20 del 27 dicembre 2018, con oggetto “Codice del terzo settore. Adeguamenti statutari”, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha messo in fila una serie di chiarimenti ai fini del corretto esercizio dell’autonomia statutaria da parte degli enti del Terzo Settore e in particolare delle Organizzazioni di Volontariato, delle Associazioni di promozione sociale e delle Onlus. Il 14 maggio a Corbetta si svolgerà un convegno di elevato spessore. Abbiamo intervistato Mirko De Carli, il Presidente Nazionale FEAV, per capire meglio lo scopo dell’evento, quali sono le priorità della Federazione FEAV, le problematiche ed i progetti futuri.

Presidente, il 14 maggio a Corbetta ci sarà un convegno molto importante, ci dà più informazioni?
L’evento di Corbetta è un evento per noi come FEAV, ma penso per tutto il mondo del terzo settore, molto importante. è un evento che mette insieme due temi che sono decisivi in questo tempo storico, ossia: il tema dell’organizzazione del terzo settore del volontariato che è sostanzialmente l’anima della federazione europea dell’attività di volontariato del terzo settore di cui mi onoro di essere presidente è quello di un’economia sostenibile. Un’economia che sia, sia sul piano economico che sul piano anche di un rapporto sano e virtuoso con l’ambiente e con il territorio, sostenibile. In questo, ringrazio il Sindaco di Corbetta che ci dà quest’opportunità di poter ospitare quest’evento, di poterlo realizzare e soprattutto di portare il Comune di Corbetta dentro questa sperimentazione innovativa che vogliamo realizzare. Relatori che vengono da più parti d’Italia, confermano il valore di un’iniziativa di spessore importante. Oggi più che mai è fondamentale realizzare la solidarietà. Far sì che il privato sociale si organizzi al meglio e riesca a compensare le difficoltà, i limiti di un servizio pubblico che non riesce più a fare quello che faceva magari nella seconda metà del ‘900. In questo senso è una vera impresa il volontariato, il terzo settore, ed in questo conciliarlo con una visione di economia sostenibile sia sul piano economico che sul piano anche dell’impatto ambientale territoriale, significa oggi tenere insieme tutti quei fattori di sviluppo, di crescita che sono consoni di un’economia occidentale all’avanguardia come quella italiana, dentro un contesto europeo – occidentale.

Qual è lo scopo dell’evento del 14 maggio?
Lo scopo dell’evento del 14 maggio, innanzitutto è quello di far conoscere il FEAV, di far apprezzare il lavoro di rete e di incontro tra realtà che operano nel terzo settore con lo stesso spirito di sensibilità che anima il FEAV. Ricordo che il FEAV, oltre ad avere un’attenzione particolare al terzo settore e al fare rete, al mettere insieme in un rapporto proficuo le varie realtà che al livello nazionale si rifanno in nostra federazione, anche quello di animare uno spirito cristiano. Che sia capace di dare valore e valori all’azione di volontariato. Non a caso, il tema, uno dei profili di azione che ci riguarda è quello di collaborare con le attività che promuovono la carità che viene animata dalla Divina Misericordia, da tutte le associazioni di volontariato che si rifanno appunto alla Divina Misericordia. In questo senso, credo che il convegno che facciamo, ha come scopo: spiegare come attualizzare un pensiero che va oltre l’attività del FEAV, che si rifà appunto a decenni e decenni di volontariato, conciliando temi di estrema attualità come quello di un’economia sostenibile.

Quali sono i progetti futuri?
Innanzitutto il Feav ora è concentrato a riorganizzare la propria struttura. Da quando sono entrato nel pieno delle mie funzioni in questo anno 2022, in quanto Presidente, ho cercato di dare priorità al rilancio delle attività che caratterizzano la Federazione. In questo momento, abbiamo riorganizzato il comitato direttivo, abbiamo rimesso in campo lo strumento del Notiziario che ora è in formato digitale e online. A breve, diventerà anche in formato cartaceo. Strumento di narrazione delle storie, delle attività, delle vicende umane associative del mondo FEAV. Abbiamo avvicinate tante collaborazioni nuove, che animano la nostra Federazione e l’obiettivo è quello di trovarci entro l’autunno prossimo in un momento assembleare in presenza. Purtroppo abbiamo attraversato due anni di pandemia che non hanno permesso di poter fare attività in presenza, con cui appunto raccontare a tutti il valore importante del lavoro che stiamo facendo. Abbiamo tante realtà a noi federate, tante realtà che ci stanno conoscendo, tante realtà che capiscono il potenziale che come Federazione Europea dell’attività di volontariato e del terzo settore stiamo portando avanti. Credo soprattutto che oggi più che mai c’è bisogno di fare rete. Il nostro scopo è mettere insieme queste grandi creatività sociali che ci sono, cercare di inserirle dentro i grandi temi della contemporaneità come quella dell’economia sostenibile che è uno dei temi trattati nel convegno. Inoltre, cercare di far sì che le migliori pratiche, quelle che tecnicamente si chiamano best practices che si adottano al livello nazionale, possano fare sistema e diventare esempio per altre realtà che ancora non le hanno adottate. Questo è un po’ lo stile di FEAV.

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