Unc: recuperati valori pre-covid, fatturato 2021 +8,6% sul 2019
Sul 2022 pesa come un macigno il caro bollette
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il fatturato dell’industria a dicembre scende del 2,1% sul mese precedente e sale del 14,3% su base annua, mentre nella media del 2021 cresce del 22,6% sul 2020.
“Se il 2021 si chiude con dati ottimi, il calo congiunturale di dicembre è un segno premonitore che non fa presagire nulla di buono. Per il 2022, infatti, pesa come un macigno il caro bollette. Gli extra-profitti milionari delle industrie energetiche hanno finora dopato il fatturato complessivo, con un aumento su dicembre 2020 del 58,1%, ma si tratta solo di un effetto ottico. Il raddoppio delle bollette di luce e gas registrato da gennaio, infatti, avrà pesanti ripercussioni su tutte le altre industrie con aumenti dei costi di produzioni spesso insostenibili che manderanno in rosso i bilanci di molte imprese, con effetti disastrosi su produzione e fatturato” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In ogni caso per ora non possiamo che essere più che soddisfatti del fatto che si sono interamente recuperati i valori pre-crisi. Secondo il nostro studio, infatti, se si confronta il fatturato del 2021 con quello pre-pandemia del 2019, è superiore dell’8,6%, +10,3% il fatturato interno, +5,5% quello estero. Insomma, si sono interamente e abbondantemente recuperati i valori pre-Covid e pre-lockdown” prosegue Dona.
Tabella: Fatturato dell’industria (dati corretti per gli effetti di calendario)
FATTURATO | |||
Totale | interno | estero | |
Differenza % Media 2020 – Media 2019 | -11,4 | -11,3 | -11,5 |
Differenza %Media 2021 – Media 2019 | 8,6 | 10,3 | 5,5 |
Differenza %Media 2021 – Media 2020 | 22,6 | 24,3 | 19,2 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su elaborazione dati Istat
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