9 Giugno 2023, venerdì
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Il Cdm approva il decreto: la road map delle aperture

Gli italiani diranno addio al coprifuoco con il solstizio d’estate, il 21 giugno; ma già da domani potranno cenare fuori o circolare liberamente fino alle 23 e dal 7 giugno rientrare a casa entro mezzanotte o anche più tardi, se la regione in cui vivono o sono in vacanza avrà dati da zona bianca.

Draghi ha scelto di anticipare l’apertura delle palestre, dal 1 giugno al 24 maggio, e dei parchi tematici, dal 1 luglio al 15 giugno mentre resta fissata al 1 giugno la ripartenza di bar e ristoranti al chiuso: ma rispetto al vecchio decreto potranno farlo anche a cena. Già questo sabato, invece, riapriranno i centri commerciali nei fine settimana.

Il governo ha fissato anche la data per il settore dei matrimoni: dal 15 giugno si potranno organizzare i banchetti di nozze, anche se con una serie di limitazioni.

Il numero degli invitati per gli eventi all’aperto e al chiuso dovrà essere stabilito dal Comitato tecnico scientifico e tutti i partecipanti dovranno avere il ‘green pass’, vale a dire o il certificato di vaccinazione, o quello di avvenuta guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti.

Si tratta del primo settore che sperimenta il pass già in vigore per spostarsi tra le zone di diverso colore ed è probabile che più si andrà avanti con le vaccinazioni e più verrà esteso ad altre attività, a partire da convegni e congressi che, in caso, partirebbero dal 15 giugno e non dal 1 luglio. Il governo sta inoltre valutando la possibilità di estenderne la validità a 9 mesi dai sei attuali.

L’altra decisione importante che è arrivata dalla cabina di regia, dopo il lavoro dei tecnici, è il cambio dei parametri del monitoraggio con il quale vengono stabiliti i colori delle Regioni.L’ Rt, l’indice di diffusione del contagio, non sarà più determinante: conteranno il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari (l’Rt ospedaliero, che nell’ultimo monitoraggio era a 0,78) e l’incidenza dei casi. Con 250 ogni 100mila abitanti si va in zona rossa, con 150-250 in arancione e con 50-150 in giallo.

Con meno di 50 casi per 3 settimane consecutive e un rischio basso si va invece in bianco, zona dove le uniche misure in vigore sono il distanziamento e l’uso della mascherina: nei primi 15 giorni di giugno, se il calo dei contagi si confermerà, potrebbero andarci 6 regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna (dal 7), Abruzzo, Veneto e Liguria (dal 14).

Protestano le discoteche, con il presidente del Silb dell’Emilia Romagna Gianni Indino che non ci sta ad essere “trattati come untori” e parla di decisioni “vergognose e intollerabili”. Per il mondo della notte una data per ripartire non c’è e anche se una regione passa in zona bianca è l’unico che resta comunque fermo. A giugno ci saranno le sperimentazioni in due locali, con il green pass, e solo allora si riaffronterà la questione. Ma per ora resta tutto chiuso, anche chi ha spazi all’aperto.

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