19 Marzo 2024, martedì
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Operaia morta sul lavoro, due indagati

Luana D’Orazio, giovane operaia e anche giovane mamma, di un bambino di 5 anni. Viveva a Pistoia, con i genitori e il fratello, lavorava da circa un anno in un’azienda tessile. E’ morta, a 22 anni, finendo dentro l’ingranaggio dell’orditoio, la macchina che permette di preparare la struttura verticale della tela che costituisce la trama del tessuto.                                        

Secondo una prima ricostruzione, la 22enne sarebbe rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando venendo poi trascinata. Accanto a lei c’era un collega, girato di spalle: quando si è voltato ha visto quello che era successo, ma ha riferito di “non aver udito grida di aiuto”. L’allarme è scattato subito, sul posto arrivati oltre ai vigili, carabinieri e sanitari, ma i soccorsi sono risultati vani.

Il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi riguardo all’inchiesta sulla morte di Luana D’Orazio: “Siamo al lavoro per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza. Abbiamo ricevuto i rilievi e nelle prossime ore nomineremo dei periti per gli accertamenti tecnici sui documenti raccolti dalla polizia giudiziaria, speriamo di poter eseguire presto anche l’autopsia sul corpo della giovane”.

Sempre nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Luana D’Orazio alcuni dei colleghi che ieri mattina erano nella ditta sono già stati ascoltati dagli investigatori, mentre la procura ha messo sotto sequestro due orditoi: quello che ha generato l’incidente mortale ed uno identico, poco distante, che sarà utilizzato per compiere dei confronti tecnici.

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