29 Marzo 2024, venerdì
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Scontro in maggioranza sul coprifuoco

L’Italia riapre ma nel governo è ancora scontro sul coprifuoco, con un botta e risposta tra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader della Lega Matteo Salvini, l’ultimo segnale delle tensioni nella maggioranza che già martedì è chiamata ad una verifica: in aula alla Camera si voterà un’ordine del giorno con il quale Fratelli d’Italia chiede di abolire la misura.

Il primo a alimentare la polemica è Salvini in una diretta Facebook a mezzanotte in cui lancia l’hashtag #nocoprifuoco e usa il 25 aprile per un parallelo azzardato tra la giornata dedicata alla vittoria contro il nazifascismo e la fine delle misure restrittive.

Letta replica a muso duro: “Salvini partecipa ad una raccolta firme contro il coprifuoco che il governo di cui fa parte ha stabilito. Se non vuole stare al governo non ci stia”, afferma, ricordando ‘l’incidente’ in Consiglio dei ministri con la Lega che si è astenuta sul decreto.        

La presa di posizione del segretario del Pd non è rivolta però solo a Salvini ma a chi, nel centrodestra e tra i presidenti di Regione, insiste per accelerare: “se facciamo una falsa partenza e si deve richiudere salterebbe l’estate”.

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “nella Conferenza dei presidenti di Regione è uso procedere all’unanimità, io ho detto pubblicamente che la regola del coprifuoco alle 22 andava rispettata. Concordo con il giusto richiamo di Letta, è inaccettabile che una parte della maggioranza di governo raccolga firme contro il governo stesso”.

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