19 Aprile 2024, venerdì
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Covid: in crisi parrucchieri e centri estetici

Parrucchieri e centri estetici al collasso per effetto del Covid e delle misure per frenare il contagio.

Pur essendo rimasti aperti in questi mesi, anche nelle zone rosse, molti hanno subito riduzioni che si aggirano intorno al 45% e in centinaia rischiano di dover cessare l’attività.

Ad aggravare ancora di più la situazione è stato il dpcm entrato in vigore il 6 marzo, con un cambiamento di regole, parrucchieri e centri estetici restano chiusi in zona rossa, motivo per cui la situazione diventa ancora più critica per questo settore.

Numerose sono state le proteste da parte di parrucchieri, estetiste e barbieri in tutt’Italia, in particolar modo anche a Napoli dove i lavoratori sono scesi in piazza del Plebiscito. I lavoratori chiedono di riaprire “Le nostre attività sono sicure, rispettiamo tutti i protocolli anti-Covid”

“Il settore è in crisi” commenta Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania – il Governo non dà ristori, 16mila attività in difficoltà, non possono pagare affitti, tasse e utenze. Un’ingiustizia tenerli chiusi quando garantiscono sicurezza”.

Sebastiano Liso presidente Confesercenti Immagine e Benessere sostiene: “Mentre il peso degli affitti non si è ridotto, anche chi può operare in zona arancione sta registrando aumenti di costo consistenti su alcuni materiali essenziali per rispettare i protocolli di sicurezza, a ridursi è stato solo il numero di clienti, tra contingentamenti e smartworking.  Se si sommano tutti questi fattori, appare chiaro che anche chi sta continuando a lavorare si ritrova a vivere una crisi senza precedenti”.

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