Denti puliti. Lo spazzolino tradizionale è poco ingombrante, leggero e comodo da portare in viaggio, ha un prezzo basso e non consuma energia. Chi lo usa, però, deve avere una buona manualità, oltre a ricordarsi di spazzolare per almeno due minuti, come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. La versione elettrica permette chiunque, senza alcuna capacità specifica, di lavarsi i denti correttamente, grazie al movimento elettrico, e ha un timer che avverte quando sono passati i due minuti. Per contro, ha un maggiore impatto ambientale, perché è un apparecchio elettrico, e costa di più sia per il prezzo di acquisto sia per il costo delle testine.
In conclusione lo spazzolino elettrico ha dalla sua migliore efficacia di pulizia per tutti, ma chi sa manovrare quello manuale e ha la pazienza di farlo per il tempo necessario non ha la necessità di cambiare. Le due grandi famiglie di spazzolini elettrici, Oral B e Philips Sonicare, si differenziano per il diverso tipo di movimento combinato oscillante-rotante: la testina ruota alternativamente in un senso e nell’altro si avvicina e si allontana dal dente in un insieme di tanti movimenti. I modelli Philips Sonicare hanno invece un movimento denominato ‘sonico’ con il quale la testina vibra. Il costo di uno spazzolino dipende dal numero di testine presenti nella confezione. Occorre cambiarne 4 all’anno: più ce ne sono nella confezione di partenza più basso è in proporzione il costo annuo. Il costo annuo medio è di 42 euro.