26 Aprile 2024, venerdì
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Pazienti anziani e farmaci sostitutivi: il 10% rischia il ricovero all’ospedale

Nei pazienti anziani si calcola che circa il 10% dei ricoveri ospedalieri sia dovuto a effetti indesiderati dei farmaci. Il rischio di reazioni avverse aumenta in chi assume più farmaci: i vari medicinali possono interagire tra loro, fino ad arrivare a causare gravi effetti indesiderati. Gli anziani sono maggiormente esposti a questi rischi in quanto frequentamente assumono una poli farmacoterapia (generalmente intesa come la stabile assunzione di almeno cinque diversi farmaci). Per questo è da considerare a rischio di in appropriatezza ogni prescrizione di un nuovo farmaco rivolta a una persona anziana, che avvenga, senza che prima sia stata condotta un’attenta revisione della terapia farmacologica già in corso.

E’ cruciale che il medico revisioni regolarmente tutta la terapia del paziente anziano, a maggior ragione ogni qualvolta intenda prescrivergli un nuovo farmaco. Ed ancora, l’eventuale sospensione dei medicinali deve essere condotta in modo ponderato per non incorrere in ulteriori rischi. Poni sempre al medico, soprattutto al momento della prescrizione, domande a proposito dei farmaci: sulle diverse opzioni, sui pro e contro, sui possibili cambiamenti nella terapia, chiedendo se ci siano farmaci da aggiungere, sospendere o modificare e perché, quali molecole siano necessarie e perché come vadano assunte e per quanto tempo,  come controllarne gli effetti, sia voluti sia indesiderati, come debba avvenire il monitoraggio della terapia con eventuali esami e visite.

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