26 Aprile 2024, venerdì
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Pompei, emerge un carro cerimoniale

A cura di Adelaide Prisco 

Sono passati 1942 anni da quel 79 dC, la lava come un manto di neve a nascondere silenziosamente la vita, gli oggetti, l’arte di una cittadina a sud di Napoli. Fortuna che a volte, sopravvissuta a quasi due millenni di terra e alle mani dei tombaroli, qualche testimonianza di un’antica civiltà riemerge. Come un carro cerimoniale in ferro, bronzo, stagno e legno, scoperto ancora intatto tra lo stupore di archeologi e procuratori. Come una piccola incisione recante il nome di una bambina e di quella che avrebbe potuto essere la sua famiglia. O come due corpi, cristallizzati nel loro ultimo respiro, disturbati dopo due mila anni dal perfezionamento di antiche tecniche di scavo. Sono solo alcune tra le scoperte degli ultimi anni all’interno dell’area di Civita Giuliana nel Parco Archeologico di Pompei: molte potranno seguire in futuro, dati gli oltre 20 ettari ancora da esplorare.

“Un unicum per l’Italia”, l’ha definito Massimo Osanna, direttore uscente del Parco Archeologico e direttore scientifico dello scavo. Quello ritrovato alla fine di febbraio è un esempio di pilentum, un carro cerimoniale utilizzato dalle élite romane in contesti cerimoniali, paragonabile – nella forma, ma non nella bellezza – ad alcuni carri ritrovati una quindicina d’anni fa in una tomba della Tracia, una regione della Grecia al confine con la Bulgaria. Secondo alcuni grammatici e autori latini, il pilentum era un carro coperto a quattro ruote su cui venivano trasportate le matrone nel loro viaggio verso i templi; anticamente dipinti di azzurro, più tardi alcune fonti riportano anche l’uso del rosso.

Il carro ritrovato a Pompei, in legno di faggio dipinto di rosso, è finemente decorato con scene incise su medaglioni di bronzo e stagno che ornano il retro e le fiancate e che vedono amorini e coppie di satiri e ninfe impegnati in giochi erotici. Degno di nota è il ritrovamento di alcune impronte di spighe di grano su uno dei due sedili, simbolo del culto di Cerere e di fertilità. Questi indizi potrebbero far pensare all’utilizzo del carro come mezzo per condurre le spose alle loro nuove dimore.

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