24 Aprile 2024, mercoledì
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L’omicidio di Samuele,la villetta di Cogne e il turismo macabro: c’è un nesso?

I mass media hanno riportato in auge Annamaria Franzoni protagonista indiscussa del caso di Cogne, questa volta però per denunciare il Turismo Macabro di cui è oggetto la villetta che fu teatro del delitto nel 2002.

Ma cosa si intende per turismo macabro inteso come lato oscuro del viaggiare e cosa spinge i dark Tourist a scegliere questa tipologia di viaggi?

Ebbene, con l’avvento delle nuove tecnologie il turismo macabro è stato sicuramente influenzato dalla risonanza mediatica di alcuni casi di cronaca nera, però se a ritroso ci addentriamo nella storia delle civiltà, scopriamo che tale fenomeno era già presente.

Gli spettacoli di morte dei gladiatori, le partecipazioni alle esecuzioni pubbliche e così via dimostrano quanto l’uomo abbia sempre nutrito una certa curiosità per il fenomeno morte, quale dimensione inconoscible, e che innesca il desiderio di incontrare la “morte” anche se simbolica.

Il turismo dell’orrore moderno è quel fenomeno indotto dai mass media rivolto a luoghi in cui si sono verificati eventi delittuosi e di cui lo spettatore ne è attratto per l’innata curiosità macabra.

Oggi il turista è frivolo, morboso e assetato di stimoli si dedica ad una tragedia fino a che non ce ne sarà un’altra e diventa moda farsi un selfie per poi condividerlo sui social al fine di ottenere “Like” e visualizzazioni senza preoccuparsi del vissuto interiore di chi è stato colpito dalla tragedia.

Emerge che il turista nero è attratto dalla popolarità della tragedia, ossia la vicenda deve essere al centro delle attenzioni di giornali o televisioni ed ha come meta proprio quei siti nei quali si è verificato l’evento.

La morte e la sofferenza sono vissute in forma turistica apparentemente sotto forma di educazione o intrattenimento

Avv. Sabina Vuolo

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