Nel nord dell’India si teme una strage dopo che il parziale crollo di un ghiacciaio himalayano ha causato l’improvvisa esondazione dei fiumi Alaknanda e Dhauliganga. Sono finora sette i morti accertati. Ne dà notizia lo State disaster management center, citato dal Times of India, precisando che i corpi sono stati recuperati dai soccorritori. Secondo altre fonti come la polizia dello stato dell’Uttarakhand, sono 200 le persone considerate disperse. La massa d’acqua e detriti, che ha superato una diga, ha travolto due centrali elettriche (inizialmente si era parlato di un solo impianto), nonché strade e ponti. L’impianto di energia idroelettrica di Rishiganga, sul fiume Alaknanda, è stato distrutto, mentre quello di Dhauliganga, sul fiume omonimo, è stato danneggiato. In totale le persone bloccate nel tunnel erano una trentina.