Potrebbe essere disponibile a fine febbraio in tutto il mondo il primo kit di analisi che permette di identificare rapidamente le nuove varianti del SarsCov2, la risposta ai programmi di sequenziamento recentemente sollecitati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Una buona notizia che arriva nel giorno in cui è stata individuata in Germania una nuova variante, a Garmisch Partenkirchen, già contratta in 35 persone. Gli attuali strumenti per sequenziare il materiale genetico relativo alle mutazioni richiedono strumenti i cui tempi e i costi non sono compatibili con l’emergenza legata alla pandemia
LE VARIANTI CONOSCIUTE– Ad oggi sono note sette varianti di Sars-CoV-2: dal ceppo originario di Wuhan a cui hanno fatto seguito la variante della Danimarca, dalla Spagna e- tra le più note- quella inglese per concludere con la mutazione brasiliana, difficilmente diagnosticabili nella mutazione specifica poiché i sintomi presentati dalle singole varianti del Covid19 corrispondono precisamente a quelli già noti propri del ceppo madre, nato a Wuhan. Chi contrae il virus può quindi avere febbre, tosse secca e stanchezza o anche dolori muscolari, gola infiammata, mal di testa, congiuntivite, diarrea, perdita di gusto e olfatto, eruzioni cutanee o scolorimento delle dita delle mani e dei piedi. In entrambi i casi i sintomi gravi sono difficoltà respiratorie e dispnea, dolore o pressione al petto e perdita di parola o di movimento.
