19 Aprile 2024, venerdì
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Anticorpi monoclonali, la cura per il Covid19: stato dell’arte in Europa

A pochi giorni dall’inizio della campagna vaccinale in tutta Europa, si torna a discutere degli anticorpi monoclonali, il tipo di farmaco con cui si è curato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In Italia si produce il bamlanivimab negli stabilimenti della Bsp Pharmaceuticals a Latina per conto della multinazionale Eli Lilly che in Italia ha sede a Sesto Fiorentino (FI).

Gli anticorpi monoclonali sono sostanze presenti nel sangue delle persone che guariscono dall’infezione da coronavirus. Il sangue dei pazienti guariti è ricco di anticorpi monoclonali naturali che in laboratorio studiati e sviluppati al fine di creare anticorpi monoclonali sintetici da iniettare a pazienti malati.

La Bsp farmaceutical di Latina produce oltre 100mila dosi al mese dell’anticorpo monoclonale efficace contro il coronavirus nel ridurre del 90% le ospedalizzazioni. La Eli Lilly prevede di produrre 2 milioni di dosi nel 2021 sebbene vi sia un grande rischio legato all’incertezza sulla domanda di questo prodotto ed avrebbe offerto la possibilità di avviare in Italia la sperimentazione con almeno 10mila dosi gratis del farmaco. In Europa è necessario attendere il via libera dell’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) che, però, non autorizza medicinali in fase di sviluppo.

Andrea Paolini, direttore generale di Fondazione Toscana Life Sciences, polo di eccellenza scientifica ha riferito all’ANSA: “L’anticorpo monoclonale che abbiamo selezionato come frutto della ricerca di laboratorio condotta nei mesi scorsi dal MAD (Monoclonal Antibody Discovery) Lab, è stato prodotto da Menarini Biotech di Pomezia e siamo adesso davvero a un passo dall’avvio delle prove cliniche, previsto per i primi di gennaio”.  

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