26 Aprile 2024, venerdì
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“Natale in casa Cupiello” quando l’opera teatrale diventa parodia

a cura di Gemma Tisci

Un azzardo riuscito male, come male e stentato è stato lo sforzo di Sergio Castellitto che non è riuscito ad entrare nel personaggio ma non è stato capace, almeno in questo caso, Castellitto rimane comunque un eccellente professionista, neanche di dargli una ventata di novità. Meglio sarebbe stato abbandonare l’idea di imitare Eduardo De Filippo e dare un’impronta propria al personaggio.

Il teatro può essere portato in Tv ma non può diventare cinema. Azzardare tanto non si può. Sarebbe stato decisamente più apprezzabile un film ispirato alla commedia piuttosto che una brutta imitazione, stile “Matrimonio all’italiana” tratto da Filumena Marturano , che una copia non originale. La prima scena mi ha rimandato al libro “La pelle” di Curzio Malaparte, con tutti i suoi disastri economici e morali per poi fiondarsi in altro. Un film che mi ha dato la sensazione di essere stato girato frettolosamente e anche con idee non molto chiare.

Quindi mi chiedo: era proprio necessario riprodurre un genere del teatro napoletano dei primi Novecento e ridurlo in pantomima? Eduardo De Filippo scrisse la commedia nel 1931 e la prima si tenne presso il Teatro Kursal, oggi cinema Filangieri il 25 dicembre dello stesso anno segnando l’avvio del Teatro umoristico dei fratelli De Filippo. Luca Cupiello magistralmente cucita sulla figura di Eduardo in questa versione televisiva ha accumulato più strappi che rinforzi, come del resto anche le figure degli altri personaggi. Solido ma non ad un punto tale da creare “accomodamenti” la figura di Concetta, recitata da Marina Confalone che come sempre è riuscita a rispondere alle aspettative del pubblico, in questo caso, telespettatori, ma troppo sola per trainare tutti gli altri decisamente e palesemente “improvvisati” in ruoli non adatti a loro.

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