25 Aprile 2024, giovedì
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Carlo Acutis, il Beato dell’era digitale: esempio di fede e virtù

Il padre gesuita Roberto Gazzaniga ricorda Carlo Acutis, il ragazzo 16enne di origini milanesi proclamato solennemente “beato”ieri nella Basilica Superiore di Assisi, in un’intervista al Corriere:

«Aveva una finezza, una signorilità innate… Per dire: c’era il portinaio, Mario, una figura storica del Leone XIII. Carlo, come altri ragazzi, lo salutava ogni mattina all’ingresso. Però capitava che talvolta entrasse dalla piscina, a lato. Mario mi ha raccontato che in quei giorni “il Carlo” andava a salutarlo all’intervallo, quasi scusandosi di non averlo fatto prima».

“Una presenza positiva. Una di quelle persone che, quando ci sono, tu stai meglio. Che ti aiutano a vivere, a livello umano e di fede. Il modello di un testimone che evangelizza per come è, con il suo esempio. Non un credente “militante” che fa proselitismo. I santi sono questi: gente che vive la realtà quotidiana con impegno e una certa disinvoltura. Con il sorriso, con naturalezza. Per lui era come respirare. E non si tirava mai indietro”

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