Sfiora il miliardo di euro il valoro economico delle ONG. Le persone impiegate nel settore sono più di 22 mila tra Italia ed estero. A scattare la fotografia del settore con i dati che si riferiscono al 2018 è il portale Open Cooperazione, dove le 120 ONG più importanti hanno inserito volontariamente i bilanci e i numeri della loro attività. Le Ong si finanziano per il 60% circa con fondi pubblici e il 40% con fondi provati. I fondi pubblici arrivano dai cosiddetti finanziatori istituzionali:
- Il 35% circa dell’Agenzia italiana per la Cooperazione (Aics) e dal ministero degli Esteri;
- Un altro 35% dall’Unione Europea (programma Echo)
- Quasi il 20% dagli enti territoriali attraverso la Cooperazione decentrata;
- Il restante 10% da agenzie delle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali.
I fonti privati derivano dalle donazioni liberali individuali e dal 5 per mille (il 36.8%) dalle donazioni o partnership con le aziende (30.8%), dalle Fondazioni (24.9%) e anche dalle chiese (7.5%). L’impegno delle ONG è rivolto soprattutto all’educazione e all’istruzione a cui sono dedicate l’83% dei progetti. Mentre il 73% si occupa di sviluppo delle capacità di organizzazione e formazione e il 71% di salute e sanità. A seguire, lo sviluppo rurale e l’aiuto umanitario (67%).