18 Aprile 2024, giovedì
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Fisco, tribunale Ue dà ragione a Apple e Irlanda.

HONG KONG, CHINA – 2020/03/14: American multinational technology company Apple logo seen in Hong Kong. (Photo by Budrul Chukrut/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

 La Corte di giustizia Ue ha annullato la decisione dell’antitrust di Bruxelles, che chiedeva a Apple di rimborsare all’Irlanda 13 miliardi di benefici fiscali. L’esecutivo europeo aveva preso la decisione nel 2016, ritenendo che Apple avesse beneficiato di vantaggi fiscali tra il 2003 e il 2014: secondo la Commissione, Apple aveva ricondotto in Irlanda, per godere di un regime fiscale favorevole, l’insieme dei ricavi realizzati in Europa, Africa, Medio Oriente e India, grazie a un accordo con le autorità di Dublino. Questi vantaggi concessi dall’Irlanda, a favore di Apple, per la Commissione costituivano aiuti di Stato illegali e Bruxelles aveva dichiarato incompatibili tali aiuti con le regole relative al mercato interno. Con la sentenza odierna, la partita si ribalta. Il Tribunale, infatti, annulla la decisione dell’esecutivo Ue perchè “non ha dimostrato, in misura sufficiente dal punto di vista del diritto, l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale”.

Secondo la Corte di Giustizia, dunque, “la Commissione ha sbagliato a dichiarare che la Apple ha avuto un vantaggio selettivo e quindi, per estensione, un aiuto di Stato”. Bruxelles, ha aggiunto il Tribunale, “ha concluso erroneamente” che le autorità fiscali irlandesi “hanno dato ad Apple un vantaggio selettivo”, avendo consentito loro di non imputare alle loro filiali irlandesi i redditi ottenuti dalle vendite fuori dall’America. L’esecutivo Ue “avrebbe dovuto dimostrare che il reddito rappresentava il valore delle attività realmente portate avanti dalle filiali irlandesi”. Infine, conclude la Corte, “la Commissione non è riuscita a dimostrare errori metodologici nel tax ruling contestato, che avrebbe portato ad una riduzione dei profitti di Apple in Irlanda”. Per cui, “nonostante il Tribunale si rammarichi della natura incompleta e talvolta inconsistente del tax ruling contestato, i difetti individuati dalla Commissione non sono, da soli, sufficienti a provare l’esistenza di un vantaggio”. 

“Accogliamo con favore la sentenza della Corte europea”, ha dichiarato il ministero delle finanze irlandese, affermando che “non c’è mai stato alcun trattamento speciale” per Apple, tassato secondo le norme in vigore nel Paese.

La commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager, commentando la sentenza del Tribunale Ue su Apple, ha fatto sapere che la Commissione studierà “la sentenza e rifletteremo sui possibili altri passi da prendere”.

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