29 Marzo 2024, venerdì
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COVID-19: il nesso tra Paolo Ascierto ,artrite reumatoide e coronavirus

|a cura di Maria Parente

Probabilmente non piace a tutti ma il trionfo in Italia dalla sperimentazione del Tocilizumab , farmaco anti-artrite rivelatosi efficace nel trattamento della polmonite interstiziale da Covid 19, è da attribuire al Prof. Paolo Ascierto ,direttore dell’unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative del “Pascale” di Napoli. Definito “l’uomo speranza”, il Prof. Ascierto viene celebrato dalla stampa mondiale , in particolare il New York Times dedica un articolo alla terapia, oggi utilizzata in tanti ospedali del nostro Paese. Sicuramente un punto di partenza per la sperimentazione che a due settimane dalle prime applicazioni vede già estubati due pazienti  su venti in totale trattati al Cotugno con il Tocilizumab.

Ma Paolo Ascierto non è un “dilettante” al suo primo colpo di fortuna: primo in Italia su 4 mila specialisti, secondo in Europa su 25 mila, quarto nel mondo su 65 mila. Secondo la classifica stilata da Expertscape.com il sito americano, ideato da ricercatori dell’Università del North Carolina, basa la sua classifica sulla produzione scientifica degli specialisti nei vari settori della medicina, tenendo in considerazione soprattutto le pubblicazioni dell’ultimo decennio, valutando la qualità della rivista e la posizione come autore all’interno dell’articolo.

Il Tocilizumab è un farmaco antinfiammatorio, generalmente utilizzato per l’artrite reumatoide, sviluppato dalle case farmaceutiche Hoffmann-La Roche e Chugai e nonostante ,precisano, non sia indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19, si sta dimostrando di grande efficienza nei pazienti affetti da Covid19.

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Ma qual è il nesso tra artrite reumatoide e polmonite interstiziale indotta da COVID-19? Come può un farmaco utilizzato generalmente per la cura dell’artrite reumatoide apportare sollievo e miglioria negli affetti da COVID-19?

L’artrite reumatoide è una malattia che colpisce le articolazioni: provoca dolore, rigidità e, a volte, deformità delle articolazioni periferiche (le articolazione degli arti)ed è associata ad una serie di complicanze reumatiche e sistemiche, più frequenti negli uomini che nelle donne. Una delle complicanze più gravi è quella pleuro-polmonare. Nei polmoni dei soggetti che soffrono di artrite reumatoide si trova una quantità elevata di immunocomplessi, macromolecole formate dall’antigene che ha scatenato l’infiammazione e dall’anticorpo che è legato all’antigene. Questi agglomerati possono accumularsi nell’interstizio polmonare, cioè nel tessuto connettivo che fa da sostegno agli alveoli. La conseguenza della presenza degli immunocomplessi in questo spazio è l’interstiziopatia polmonare, gravi patologie dovute ad un danneggiamento del tessuto interstiziale che circonda gli alveoli. Spesso la malattia evolve in una fibrosi che danneggia gravemente i polmoni, compromettendo le capacità respiratorie del paziente e portando all’insufficienza respiratoria. In breve quanto similmente si verifica nel paziente COVID-19.

Il Prof. Ascierto , in qualità di Oncologo, va oltre specificando che il Tocilizumab è anche utilizzato nel trattamento degli effetti collaterali derivanti da farmaci e strategie per trattare i tumori .Il processo che avviene nel polmone in seguito alla polmonite da Covid-19 è molto simile a queste tempeste di citochine che si creano nell’immunoterapia praticata, da qui l’idea di utilizzare il Tocilizumab anche in ambito COVID-19.

L’idea di usare questo farmaco è nata dopo una consultazione con i medici cinesi che lo avevano usato su 21 pazienti affetti da Covid-19; in 20 avevano ottenuto benefici importanti dopo poche ore. L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) è al lavoro per arrivare al protocollo clinico in tempi brevi, intanto tutti possono utilizzare il farmaco off-label (al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti predisposti) e farne richiesta alla Roche che lo ha messo a disposizione gratuitamente.

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