29 Marzo 2024, venerdì
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Creazione del drink alcolico con la burrata

Tutti noi abbiamo sentito dire, almeno al Sud, la parola ”burrata”, bhè c’è una novità e possibile chiederla sottoforma di drink c’è addirittura chi la usa per farne dei drink. Colui che ha creato ciò si chiama Piper Kristensen, beverage director dell’Oxalis di Manhattan. La burrata è un elemento importante per il Breakfast Martini, grazie alla “strepitosa consistenza che dona al cocktail”, oltre alle sue caratteristiche acide naturali.

All’inizio l’idea era quella di utilizzare direttamente il siero nonchè materiale di scarto dei prodotti caseari come formaggio e yogurt, successivamente la scelta è ricaduta sull’acqua della burrata che è il liquido dove i produttori conservano la loro cremosa creazione. E’ ricco di proteine ed ha una delicata salinità al palato: equazione perfetta, a cui si aggiunge il non trascurabile dettaglio della sostenibilità. Utilizzarla in un drink significare sfruttare al massimo le potenzialità dell’ingrediente, presente a tutto tondo nel menu food di Oxalis, curato da Nico Russell.

Tanti sono stati i tentativi per realizzazione il giusto drink. Il primo test è stato fatto in un drink mescolato (tecnica stir&strain), nel tentativo di rinforzarne la struttura, il risultato è uscito un beverone lattiginoso e cagliato all’apparenza, una sorta di ouzo per nulla attraente, un insieme di liquidi opachi e sensosi. Il tutto avviene per effetto dell’alcool, che va a denaturare le proteine dell’acqua di burrata. “Le proteine distribuite nell’acqua di burrata coagulano quando mescolate con alcool, e il drink si rapprende”. Osservando il risultato, il buon Kristensen ha capito che quel prodotto non è troppo diverso dall’effetto che il bianco d’uovo ha nei cocktail, con un corpo ancora più marcato.

fonte: www.liquor.com

 

 

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