Pechino “non ha ancora deciso se intervenire con la forza per sedare la rivolta di Hong Kong, ma questa opzione è chiaramente a disposizione”: è quanto scrive il Global Times, tabloid dell’organo ufficiale del Partito comunista cinese, nel quale si assicura anche che non csi ripeterà la repressione di Piazza Tienanmen di 30 anni fa. Il raduno delle forze paramilitari a Shenzhen “è un chiaro monito ai rivoltosi di Hong Kong”.
Il presidente americano Donald Trump ritiene che il suo collega cinese Xi Jinping dovrebbe incontrare di persona i manifestanti di Hong Kong. “Se il presidente Xi incontrasse direttamente e personalmente i manifestanti, ci sarebbe una conclusione lieta e illuminata al problema di Hong Kong. Non ho dubbi!”, ha affermato via Twitter. Un precedente tweet di Trump, rilanciato peraltro in quest’ultimo, sembrava suggerire la possibilità di un incontro tra lui stesso e Xi per discutere dei disordini ad Hong Kong.
“Conosco molto bene il presidente cinese Xi. È un grande leader che ha molto rispetto per il suo popolo. È anche un brav’uomo in un ‘affare difficile’. Ho ZERO dubbi sul fatto che se il presidente Xi vuole risolvere rapidamente e umanamente il problema di Hong Kong, può farlo. Incontro personale?”, aveva twittato il tycoon. Ed aveva poi aggiunto che la Cina “vuole certamente un accordo” commerciale gli Usa, “ma prima lasciamoli lavorare con umanità su Hong Kong”