18 Aprile 2024, giovedì
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Hong Kong,proteste contro governo cinese: ad oggi 900 arresti

Quasi 700 persone sono state arrestate a Hong Kong dal 9 giugno, quando sono iniziate le proteste contro le autorità locali e il governo cinese. Lo rende noto la polizia, come riporta la Cnn. I manifestanti sono stati arrestati per reati tra cui “aver preso parte a una rivolta”, assemblea illegale, aggressione di agenti di polizia, resistenza all’arresto e possesso di armi offensive. Se giudicati colpevoli, rischiano fino a 10 anni di prigione. La persona più giovane tra gli accusati è una ragazza di 16 anni

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“Scusate per l’inconveniente, ma stiamo lottando per la sopravvivenza”. E’ una battaglia con cartelli, slogan e scritte sui muri, quella di 5 mila manifestanti che hanno deciso di colpire uno dei centri nevralgici di Hong Kong: l’aeroporto, tra i più importanti al mondo, che è stato costretto a cancellare tutti gli arrivi e le partenze della giornata, la quarta e più dura del sit-in allo scalo per protestare contro le autorità locali e il governo cinese, in una crisi sempre più tesa.

La protesta è tornata a infiammarsi dopo un weekend di violenze e scontri, durante i quali la polizia ha continuato ad usare gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere la folla, secondo quanto riferito dai media. Gli agenti avrebbero anche picchiato un manifestante, come testimonierebbe pure un video circolato sul web che mostra un attivista aggredito in modo brutale prima dell’arresto. Ad alimentare la tensione, la polizia ha deciso di dispiegare per le strade dell’ex colonia britannica veicoli pesanti equipaggiati con cannoni ad acqua. Le violenze della polizia hanno scatenato le reazioni di indignazione delle organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, e hanno spinto i manifestanti a colpire più forte all’aeroporto di Hong Kong, principale hub asiatico.

La Cina, intanto, tiene alti i toni e parla delle proteste come atti di “terrorismo”. Il portavoce dell’ufficio cinese per Hong Kong e Macau ha detto che i manifestanti “hanno già commesso crimini molto violenti e adesso stanno mostrando atteggiamenti terroristici”.

A fare le spese della crisi di Hong Kong è stata anche la Cathay Pacific Airways, le cui azioni sono crollate ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni, con azioni Cathay in calo del 4,9%. Quelle di Swire Pacific Ltd., la holding della compagnia aerea, hanno lasciato sul terreno oltre il 6%, il calo peggiore in quasi quattro anni. La compagnia cinese con sede nell’ex colonia, pressata da Pechino, avrebbe già licenziato due impiegati dell’aeroporto e sospeso un pilota coinvolti nelle proteste, mentre il Ceo Rupert Hogg ha avvertito che ci saranno “conseguenze disciplinari” per chi parteciperà ai “disordini”.

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