Litigio tra fidanzati in piazza: il passante deve intervenire?
Risponde il Prof. Giuseppe Catapano
Ebbene nel caso di specie, invece, nessuno dei due fidanzati (e soprattutto la fidanzata) era, nel momento in cui il lettore assisteva alla scena, in concreto ed attuale pericolo, a meno che nel dialogo intercorso tra i due non venissero pronunciate frasi contenenti, ad esempio, minacce di lesioni all’incolumità fisica.
In mancanza, quindi, della percezione da parte del lettore di frasi minacciose e/o di altri evidenti situazioni di concreto ed attuale pericolo, questi (e chiunque altro) non aveva alcun obbligo giuridico di prestare l’assistenza occorrente o di dare immediato avviso all’Autorità.
Tuttavia, escluso l’obbligo giuridico di intervenire, poiché sono purtroppo ricorrenti i casi di cronaca in cui discussioni accese poi degenerano in violenze, quello che chi scrive avrebbe fatto (e che ha già fatto in casi simili) è di avvicinarsi ai litiganti e chiedere semplicemente, alla persona di sesso femminile coinvolta nella discussione, se va tutto bene.
Questo semplice intervento (che, si ripete, non è comunque per legge obbligatorio nei casi di discussioni che non manifestino alcuna situazione di concreto ed attuale pericolo) può essere assai utile per “distrarre” i litiganti, riportarli alla realtà (soprattutto con riferimento alla persona di sesso maschile coinvolta) e, magari, contribuire ad evitare che l’animata discussione degeneri in qualcosa di peggio.