Comincia per passione , all’età di 17 anni già politicamente attivo: Nicola Zingaretti, ex Presidente della Regione Lazio per ben due mandati, oggi riparte alla Presidenza del PD. Un nuovo incarico, la giusta svolta che il partito esponenziale della sinistra richiedeva già da tempo. Dopo gli ultimi episodi(negativi, da cancellare) che hanno travolto l’ex Matteo Renzi e la sua famiglia portando scompiglio in una situazione già di per se politicamente fragile, finalmente arriva a furor di popolo l’elezione di una figura forte e tenace, quella di Nicola Zingaretti, per risollevare le sorti di una corrente politica, per troppo tempo, bistrattata. Persino dalle Istituzioni.
Ideologicamente opposto a Matteo Renzi, il neo eletto Zingaretti ha le idee chiare (probabilmente quelle giuste)per trionfare e vincere le primarie: con un’affluenza oltre il milione e settecentomila votanti, il governatore del Lazio ha ottenuto circa il 70 per cento, oltre un milione di preferenze, largamente al di sopra della maggioranza necessaria del 50% più uno. “Un risultato straordinario, più votanti delle più votanti delle ultime primarie – esulta Zingaretti -. Viva la democrazia italiana!”.
Primarie per l’Italia, le aveva ribattezzate. “Non sarò un capo, ma il leader di una comunità – dice nel primo discorso in mezzo alla festa dei suoi a Roma -. Grazie all’Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso“. Zingaretti dedica la vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta contro i cambiamenti climatici, ai poveri e ai giovani disoccupati. Promette un Pd inclusivo, “aperto a una nuova alleanza” di centrosinistra. Roberto Giachetti, terzo con il 12% ufficioso, chiama Zingaretti e si complimenta. ” E a lui toccherà tentare di risollevare il Pd già in vista della difficile sfida delle Europee. Finora Zingaretti ha sempre vinto le elezioni alle quali si è presentato: dal consiglio comunale di Roma all’Europarlamento, dalla presidenza della Provincia di Roma a quella della Regione Lazio, dove è stato rieletto lo scorso marzo mentre il Pd si inabissava, fino alla segreteria. Un curriculum , il suo, che fa ben sperare, nel futuro.
a cura di Maria Parente
