26 Aprile 2024, venerdì
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Terza notte di ricerche a Genova, ancora 10 dispersi

Si continua a scavare alla ricerca di eventuali ulteriori vittime tra le macerie del ponte Morandi crollato due giorni fa a Genova, ma per ora non sono stati né individuati né recuperati altri corpi. Al momento sono 38 i morti accertatiI feriti sono 15 di cui 9 in codice rosso.  Vertice in Procura, il Procuratore capo Cozzi fa sapere che ‘ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse’. A Parigi aperta un’inchiesta per omicidi colposi. Il ponte crollato © ANSA

Non si ferma la ricerca dei dispersi sepolti sotto le macerie del ponte Morandi di Genova. Per la terza notte consecutiva, i vigili del fuoco hanno lavorato con ruspe e martelli pneumatici per cercare di aprirsi un varco tra gli enormi blocchi di cemento.

Due sono i punti su cui si stanno concentrando le ricerche delle persone che ancora mancano all’appello: il basamento del pilone crollato, all’altezza dell’argine sinistro del Polcevera, e il blocco di ponte lungo una ventina di metri precipitato dopo essersi cappottato sulla ferrovia. È lì che i vigili pensano possano trovarsi i dispersi, secondo le ultime verifiche poco più di una decina. Intanto il lavoro dei mezzi pesanti nel greto del Polcevera ha prodotto un altro risultato: uno dei simboli di questa tragedia, l’enorme blocco di cemento piantato in mezzo al torrente come un monolite, è stato abbattuto nella notte. Ora la priorità, dopo aver trovato le persone che ancora risultano disperse, è quella di cominciare a portare via le macerie dal Polcevera, prima che arrivi la pioggia.

Terminate, invece, le ricerche sull’argine destro del torrente, quello dove c’è il deposito Amiu. Su quel lato sono in corso le bonifiche e stamattina si è sviluppato un piccolo incendio, subito messo sotto controllo dai vigili del fuoco che stavano operando. A provocarlo, probabilmente, le scintille provocate per tagliare i tondini d’acciaio.

Commissione Mit alle 12 in prefettura Genova – La speciale commissione ispettiva istituita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ieri ha avviato un’istruttoria su Autostrade per l’Italia, a seguito dei fatti di Genova, sarà in prefettura a Genova alle 12 per una prima riunione. La Commissione ispettiva è incaricata di svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo. La commissione è composta dall’architetto Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche per il Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, con funzioni di presidente, dai professori Ivo Vanzi, componente esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici e Antonio Brencich, professore associato dell’Università degli studi di Genova, dagli ingegneri Gianluca Ievolella, consigliere di supporto al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Michele Franzese e Bruno Santoro, dirigenti tecnici della direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha avviato un’istruttoria su Autostrade per l’Italia, a seguito dei fatti di Genova. Il Ministero tramite la direzione generale competente – si legge in una nota – ha inviato una comunicazione formale ad Autostrade chiedendo di far pervenire entro 15 giorni da oggi “una dettagliata Relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità del ponte Morandi, e prevenire ogni evento accidentale”.

“Oggi agli atti il progetto” della Gronda “è bandito e partirà. Sarà oggetto della valutazione costi-benefici ma non c’entra niente con il ponte Morandi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del lavoro e dello sviluppo Luigi Di Maio a ‘In Onda’ su La7. “Vi dico con molta franchezza che io non ho intenzione di parlare del tema della Gronda nel dibattito sul Ponte Morandi. Tutto quello che pensavamo come M5s resta lì”, ha detto ancora.

“Di fronte a una tragedia del genere non voglio sentir parlare di limiti di spesa o di norma”. Ha affermato Cozzi che coordina le indagini per il crollo del ponte Morandi per il quale sono stati ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo conseguente a crollo di costruzione e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti.

Tra le ipotesi di reato allo studio della procura di Genova che sta indagando sul crollo di ponte Morandi c’è anche omicidio colposo stradale anche se “e’ prematuro perche’ dipende tutto dalle possibili configurazioni di scenario”. Così il procuratore capo Cozzi. “E prematuro anticiparlo perché significherebbe inquadrare in un certo modo le possibili cause e ipotecare un qualcosa che ancora si deve conoscere”. I reati ipotizzati sono attentato colposo alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo conseguente al crollo di costruzione con omicidio colposo plurimo. “Al momento le ipotesi di reato sono tutte a carico di ignoti perché bisogna individuare prima le possibili cause”, ha sottolineato il procuratore capo.

La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “omicidi colposi”in relazione al crollo del ponte Morandi a Genova, in cui sono rimasti uccisi 4 ragazzi francesi. La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per “lesioni involontarie” e “omicidi colposi”. Le indagini sono state affidate alla Direzione della gendarmeria nazionale.

Sfollati, 45 alloggi subito, 300 entro 2 mesi  – Sono 45 gli alloggi di Arte Genova (l’istituto delle case popolari) e del Comune che da lunedì verranno messi a disposizione per altrettanti nuclei familiari sfollati a seguito del crollo di ponte Morandi. Altri 300 verranno predisposti entro due mesi. Lo annunciano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola e comunale all’Edilizia Pietro Piciocchi. L’obiettivo è dare “una risposta immediata ai 311 nuclei familiari sfollati. Gli alloggi individuati sono ‘vicini’ alla zona del crollo in quartieri come Sampierdarena o Rivarolo, ma anche a Pegli. La prima tranche di alloggi sarà assegnata ai nuclei familiari con bambini, anziani o persone fragili. Sabato 18 agosto il presidente Toti e il sindaco Bucci consegneranno al presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’elenco delle ulteriori 300 abitazioni individuate per le quali verrà richiesto un finanziamento straordinario per ristrutturarle.

Si svolgeranno sabato alle ore 11 i funerali delle vittime. Saranno funerali di Stato. Si apprende da fonti prefettizie confermate dal Comune. La funzione si terrà alla Fiera di Genova nel padiglione Jean Nouvel. Con i componenti del Governo potrebbe esserci anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I funerali saranno celebrati dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, che nel pomeriggio ha parlato con il sindaco Marco Bucci.

IL MOMENTO DEL CROLLO DEL PONTE – IL VIDEO

E il Consiglio dei ministri straordinario in programma sabato presso la Prefettura di Genova stanzierà la seconda tranche di aiuti alla città per affrontare l’emergenza. Dopo i 5 milioni stanziati per le urgenze, ha annunciato l’assessore regionale ligure alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone,  il Cdm riconoscerà extra costi per dare un’abitazione agli sfollati, modificare la viabilità cittadina e rimborsare le aziende danneggiate dal crollo e dall’ interruzione del traffico.

Entro il 2019 – hanno assicurato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi – i genovesi avranno un nuovo viadotto autostradale sul torrente Polcevera al posto del ponte autostradale Morandi crollato.

Dopo l’apertura di una raccolta fondi e lo stanziamento di 100.000 euro per le famiglie delle vittime del crollo di Ponte Morandi, Banca Carige delibera, con decorrenza immediata, la sospensione della rate dei mutui e finanziamenti a tassi calmierati.

 Toti, case per gli sfollati a giorni – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato che “già nei prossimi giorni ci saranno trenta case disponibili per gli sfollati a causa del ponte Morandi. Altre cento arriveranno più tardi ma l’impegno è di dare una casa a tutti entro la fine dell’anno”. Toti ha ribadito che le case sotto il ponte “non potranno essere più riabitate”.(fonte ANSA)

a cura di Alessia Reitano

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