Luigi Pirandello, i 70 anni dalla Costituzione italiana, il quarantennale del delitto Moro. Sono le tracce più accreditate per il tema della maturità 2018. Almeno così la pensano i 3.500 maturandi che hanno partecipato al totoesame di Skuola.net, a quattro settimane dalla prima prova. Qualsiasi sia la domanda o l’ambito i ragazzi sembrano essere abbastanza d’accordo su massimo 3-4 opzioni. Con alcune che spiccano più di altre. Già a partire dall’autore che vedono più papabile. Crescono ulteriormente le quotazioni di Luigi Pirandello: se già un mese fa il 15% lo metteva in pole position, ora la schiera dei sostenitori del drammaturgo siciliano sale al 18%. Ipotesi, tra l’altro, assolutamente realistica, visto che Pirandello non fa capolino all’esame dal 2003. Il secondo gradino del podio, invece, perde un pezzo e ne acquista un altro: rispetto alla rilevazione d’aprile resiste Italo Svevo (confermando l’11% dei voti) mentre scende in terza posizione Dante Alighieri (10%). Ad affiancare Svevo, stavolta, è Giuseppe Ungaretti – uscito già nel 2001 e nel 2006 – anche lui con l’11% dei consensi.
In pochi scommettono su un nome al femminile
Poco credito, per l’ennesima volta, viene dato alle donne: tra le autrici proposte dal sondaggio – Alda Merini, Elsa Morante, Grazia Deledda e Oriana Fallaci – nessuna supera la quota del 4%. Stessa cosa per gli altri poeti del ‘900 che a cadenza periodica escono alla maturità: Eugenio Montale è all’8%, Salvatore Quasimodo e Umberto Saba al 4%. Più facile, per i maturandi, che si riaffacci un nome poco noto ai più come avvenuto con Giorgio Caproni nel 2017 e Claudio Magris nel 2013: il 50% dei votanti lo ritiene più che probabile e un altro 38% come uno scenario possibile; solo il 12% pensa che il Ministero dell’Istruzione tornerà a un autore ‘classico’.
Il dilemma degli anniversari
Dietro la classifica degli anniversari legati a personaggi famosi, che potrebbero entrare in qualche modo nelle tracce di maturità, sembra invece esserci lo zampino dei mezzi di comunicazione. Durante la prima parte del mese di maggio in Tv e sui giornali si è parlato spesso dei 40 anni dal ‘Caso Moro’. Così, se ad aprile gli studenti non lo prendevano in considerazione, oggi quasi 1 maturando su 4 (il 24%) lo mette in cima agli argomenti più probabili. Distaccando notevolmente i 200 anni dall’Infinito di Giacomo Leopardi(14%) – che solo un mese fa erano in testa – e i 200 anni dalla nascita di Karl Marx (13%). Ancora più indietro i 50 anni dalla morte di Martin Luther King (12%) e i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela (11%).
E per il tema di attualità, una delle tracce tradizionalmente più amate dai maturandi? Se un mese fa regnava la confusione, ora la rosa delle scelte si è ristretta a quattro opzioni: la morte di Stephen Hawking, bullismo e cyberbullismo, la Violenza sulle donne, l’Immigrazione, nella mente degli studenti partono alla pari (10%). Quasi tutti spunti con cui abbiamo imparato a familiarizzare ormai da qualche anno a questa parte. La strettissima attualità, al contrario, non fa breccia nel cuore dei ragazzi. Un esempio? Il dibattito sulle elezioni politiche in Italia e sulla difficile formazione del Governo è diventato la ‘colonna sonora’ delle nostre giornate, ma in prima prova se lo immagina solamente il 7% dei maturandi.(fonte agi.it)
a cura di Maria Parente