18 Aprile 2024, giovedì
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Rapporto Uil: in sei anni di crisi sparito 1 milione di posti di lavoro

Nell’insieme di questi 6 anni di crisi è sparito 1 milione di posti di lavoro, di cui più della metà riguarda l’occupazione dipendente; il tasso di disoccupazione passa dal 6,7% del 2008 al 12,2% nel 2013, quello giovanile dal 21,3% del 2008 al 40% nel 2013 (quasi raddoppiato).
E’ quanto si legge nel Rapporto della Uil “No Pil? No job”, che sottolinea che una persona su 3 in età lavorativa, nel 2013, ha conosciuto forme di sofferenza e insicurezza occupazionale. Si tratta di quasi 13 milioni di donne e uomini, in aumento del 42,6% rispetto al 2008 (3,9 milioni di persone in più) che hanno un lavoro instabile, che hanno subito una riduzione di orario, che sono alla ricerca di un posto di lavoro, che sono stati sospesi dal lavoro o “peggio” hanno perso il posto a causa della crisi.
Sempre lo scorso anno, 4,2 milioni di persone hanno vissuto l’esperienza degli ammortizzatori sociali, con un aumento del 57% rispetto al 2008 (1,5 milioni di persone in piu’); 3,1 milioni di persone sono alla ricerca attiva di un posto di lavoro, in aumento dell’83,8% rispetto al 2008 (1,4 milioni di persone in più); 1,8 milioni sono le persone che, rassegnate, un lavoro neanche lo cercano.
È aumentato, inoltre, il ricorso al part-time involontario (70,1% in più), con circa 500 mila persone coinvolte; 2,2 milioni di persone hanno un lavoro a termine; infine oltre 1 milione di persone ha un contratto di lavoro non subordinato (collaborazioni, buoni lavoro, tirocini), ma che in realtà nasconde rapporti di lavoro dipendente. A questi andrebbero aggiunti ulteriori 400 mila persone che, pur lavorando con partita Iva, svolgono di fatto lavoro subordinato.

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