19 Aprile 2024, venerdì
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Eredità, come cambia: figli tutti uguali, ai nipoti i beni dello zio “naturale”

Eredità, come cambia: figli tutti uguali, ai nipoti i beni dello zio “naturale”. Con la scomparsa in diritto della distinzione tra figli legittimi e figli “naturali” (nati fuori dal matrimonio) cambiano le regole per l’eredità e i diritti di successione. L’equiparazione sopraggiunta con la legge entrata in vigore a febbraio di fatto trasforma tutti i figli in parenti. E quindi anche quelli nati fuori non possono più essere estromessi dall’eredità, in linea retta o collaterale. In particolare, cambiano il diritto di commutazione e l’istituto della rappresentazione.

Diritto di commutazione. In base al vecchio testo dell’articolo 537, comma 3 del Codice civile i figli legittimi infatti potevano “soddisfare in denaro o in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali che non vi si oppongano. Nel caso di opposizione decide il giudice valutate le circostanze personali e patrimoniali”. In concreto, con l’abrogazione di questa norma, cade anche il diritto di commutazione, per cui i figli naturali venivano liquidati dai legittimi. Tutti i figli, oggi, partecipano alla comunione ereditaria, senza discriminazioni.

Rappresentazione. Questo è un istituto giuridico che agisce quando il “primo chiamato” in linea ereditaria, non può o non vuole accedere alla successione dei beni. Chi è il suo “rappresentante”? Facciamo il caso di due figli, Tizio e Caio, ammessi alla successione ereditaria del padre Primo. Se anche Caio è morto, a Tizio spetta la metà, ai due figli di Caio (Caio e Cietta) spetta un quarto ciascuno. Con l’equiparazione dei figli, sono ammessi anche Caietto e Caietta anche se il padre Caio era figlio “naturale”, concepito fuori da matrimonio.

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