19 Aprile 2024, venerdì
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La diplomazia vaticana e il rebus del Venezuela

È un dialogo molto difficile quello tra governo e opposizione in Venezuela, ma è importante che sia comunque partito, grazie soprattutto alla mediazione vaticana. Durante gli incontri tenuti finora, le parti hanno mantenuto inalterate le distanze, senza rinunciare alle accuse reciproche. 

Due mesi dopo l’inizio dell’ondata di proteste che hanno causato almeno quaranta morti, la polarizzazione politica è ancora accentuata, ma qualche tenue spiraglio si sta aprendo.

La riunione dell’11 aprile scorso, in diretta televisiva su tutti i canali, è iniziata con il messaggio inviato da papa Francesco: “l’eroismo del perdono e la misericordia” fra i contendenti possa prevalere sui contrasti, perché “la violenza non conduce mai alla pace e al benessere, ma genera solo violenza.” 

Piano di pacificazione di Maduro
Parole queste che hanno colpito l’intera popolazione, ma finora non sembrano aver convinto il governo di Nicolas Maduro a fare concessioni, né per quanto riguarda l’amnistia per studenti e dirigenti politici arrestati o condannati, né in relazione alle questioni di fondo, come le denunce di violazione della costituzione e le critiche alla politica economica.

Al confronto hanno partecipato i ministri degli esteri del gruppo Unasur (Brasile, Colombia ed Ecuador) e anche il nunzio apostolico. Assenti i rappresentanti degli studenti e dei settori più radicali dell’opposizione.

Nonostante questa partenza complicata, la Santa Sede ha proseguito nel delicato lavoro di mediazione e un secondo incontro ha fatto registrare qualche progresso. I rappresentanti dell’opposizione si sono detti infatti disponibili ad aprire una discussione sul piano di pacificazione nazionale proposto da Maduro.

Inflazione e rispetto dei diritti umani
Il Vaticano ritiene che nessun passo avanti sia possibile se non si parte dalle radici delle proteste cominciate lo scorso febbraio. Occorre guardare quindi alla pesante crisi economica e sociale del paese. Il Venezuela ha la più alta inflazione del mondo, oltre il 56% secondo i dati ufficiali governativi. 

Nei negozi e nei supermercati mancano numerosi beni primari. L’offerta sta diventando sempre più bassa a causa del tetto imposto dalle autorità ai prezzi, i quali spesso non riescono a coprire neppure i costi di produzione.

L’altro fronte è quello delle libertà politiche e di espressione. Il governo anche di recente ha arrestato alcuni esponenti della guardia nazionale, della Marina e dell’Esercito, accusati di una presunta cospirazione. E il sindacato dei giornalisti ha denunciato almeno centodiciotto aggressioni a redattori e tecnici dei mass media locali.

Messaggio di Papa Francesco 
Nel suo messaggio, i cui contenuti sono stati ribaditi nel giorno di Pasqua, papa Francesco chiede di puntare su ciò che accomuna le parti , nella certezza che l’unità deve prevalere sul conflitto: “Vi invito a non fermarvi alla congiuntura conflittuale, ma ad aprirvi vicendevolmente per divenire ed essere autentici operatori di pace. Al cuore di ogni dialogo sincero c’è anzitutto il riconoscimento e il rispetto dell’altro”.

La partecipazione del Vaticano nel dialogo è “fondamentale”, ha detto il ministro degli esteri brasiliano, Luiz Alberto Figuereido, di ritorno da Caracas. La presenza del Vaticano quale “testimone in buona fede è stata richiesta da tutte le parti. Il papa è molto attento al tema del Venezuela” e la sua lettera è stata estremamente importante.

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