16 Aprile 2024, martedì
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Federica Gagliardi: Conoscere Berlusconi mi ha rovinato la vita, trolley manomesso

“Sono stata una stupida, non dovevo fidarmi, conoscere Berlusconi mi ha rovinato la vita”. A parlare con Giovanna Vitale di Repubblica è federica Gagliardi  la “dama bianca” di Silvio Berlusconi, accusata di trafficare droga per conto della camorra.

Nell’intervista della Vitale si legge:

“Sono stata una stupida», racconta, “non riesco a credere che stia capitando a me». Come una che ha puntato in alto e ha perso tutto, Federica è consapevole: «Sono laureata in legge,mi contestano un reato gravissimo, so bene che cosa rischio», dice con freddezza.

I giornali e i tg l’hanno spaventata a morte: «Quanti pregiudizi su di me, quante distorsioni… Sono gli stessi pregiudizie le stesse distorsioni che hanno condizionato tutta la mia vita. È chiaro cosa accadrà, no? Io sono considerata l’amica di Berlusconi: non verrò processata per quel che ho fatto o non ho fatto, ma perché ho conosciuto uomini potenti». Una colpa che, dice, adesso deve espiare. «In passato ho commesso degli errori, ho tenuto comportamenti moralmente sbagliati e siccome sono credente penso che non tutto venga per caso. Forsequello che mi sta succedendo è la punizione per ciò che ho fatto ». Piange Federica, non riesce a ricacciare indietro le lacrime. «Povera mamma, non avrei mai voluto darle questo dolore».

Poi racconta:

«Ero andata in Sudamerica per accompagnare un uomo di affari in viaggio di lavoro. Lì, a Caracas, sono stata ospite di ambienti governativi, di alti funzionari dello Stato. A un certo punto, prima di lasciare l’albergo, mi è stato detto che avrei dovuto portare dei documenti. E io mi sono fidata. Solo quando a Fiumicino mi hanno controllato il trolley e ho visto che molti dei miei effetti personali erano spariti, ho capito che l’avevano manomesso».

«Quando all’inizio del 2013 il mio incarico in Regione Lazio è finito», ricorda Federica tormentandosi le mani, «non ho più trovato lavoro, nessuna proposta, solo un sacco di problemi perché tutti pensavano fossi una con chissà quali privilegi. Ma io Berlusconi l’ho conosciuto dopo che la governatrice Polverini mi aveva assunto e prima avevo lavorato anche con la giunta Veltroni».

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