28 Marzo 2024, giovedì
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Venezia, muore e lascia tutto al Comune. Che non paga il funerale…

“La cara salma non riposi in pace”, scrive l’agenzia di pompe funebri introno alla casa del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, e in campo Sant’Aponal. Volantini dell’agenzia funebre per protestare contro il Comune e l’Avvocatura civica, che ancora non hanno saldato il funerale della donna che ha lasciato tutti i suoi averi in eredità alla città di Venezia.
Il funerale è stato celebrato un anno fa e non ancora saldato. L’agenzia allora ha affisso i volantini, mentre l’Avvocatura civica spiega che ci vorrà ancora tempo per questioni burocratiche. Tullio Cardona su Il Gazzettino scrive:
“Un’impresa di pompe funebri che ha scelto di appiccicare i grandi fogli in anonimato, vuole i soldi dal sindaco e dall’Avvocatura civica, per aver provveduto ai funerali di un’anziana signora, della quale fa nome e cognome. La donna, deceduta quasi un anno fa, avrebbe lasciato casa, mobili ed “ingente patrimonio” liquido al Comune. I manifesti spiegano che Ca’ Farsetti, divenuta erede, aveva l’obbligo di provvedere alle esequie. Così, infatti, è stato, ma l’impresa affidataria ora scrive sui muri di essere «stata presa in giro» dall’Avvocatura civica, nella persona di Giulio Gidoni, e di aspettare ancora il saldo, concludendo come, per questi fatti, certamente «la cara salma non riposi in pace»”.
La replica è giunta secca e il sindaco Orsoni e Gidoni starebbero pensando anche di querelare l’agenzia per diffamazione:
“Secca la replica di Ca’ Farsetti, che ricorda come le pratiche di accettazione di un testamento da parte di un ente pubblico siano molto lunghe e come non sia possibile liquidare alcun pagamento fino alla conclusione dell’iter. In altre parole, ci vorranno ancora un paio di mesi almeno. Anzi, visto che l’impresa di pompe funebri ha tirato in ballo con addebiti precisi sia il sindaco Giorgio Orsoni che il direttore dell’Avvocatura civica, Giulio Gidoni, questi starebbero pensando a querelare per diffamazione”.
Intanto in una nota l’Avvocatura civica ha dichiarato:
“«Il Comune pagherà il funerale, ma bisogna rispettare tutti i passaggi previsti in caso di accettazione di un’eredità. È stato disposto un inventario sui beni della signora che non si è ancora concluso e solo dopo sarà possibile liquidare le spettanze. L’impresa in questione, che pubblicizza funerali low cost, ha invece chiesto 3mila 400 euro e pretendeva che gli fosse pagata la fattura immediatamente. Le cose non funzionano in questo modo e le procedure vanno rispettate»”.

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