24 Aprile 2024, mercoledì
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Unimpresa: cessione sofferenze a fondi speculativi alimenta criminalità

La bad bank potrebbe attirare l’attenzione della criminalità organizzata. Paolo Longobardi, Presidente di Unimpresa, esprime in una nota la sua preoccupazione relativamente ai «progetti, in corso tra le principali banche italiane, volti alla creazione di una cosiddetta bad bank per ridurre l’impatto delle sofferenze che gravano sui bilanci del settore bancario. Tuttavia, segnaliamo il rischio che potrebbe derivare dalla cessione a fondi speculativi delle rate non pagate di prestiti e mutui: soggetti che non di rado, per rientrare delle esposizione, si rivolgono a società attive nel campo del recupero crediti che spesso hanno legami e rapporti con la criminalità organizzata il cui business verrebbe alimentato proprio dalle sofferenze».

Longobardi spiega che la diminuzione dei bad loans rappresenta certamente un fatto positivo, che potrebbe contribuire alla riapertura dei crediti da parte delle banche e, quindi, evitare che imprese e famiglie si affidino a usurai. Ma le organizzazioni criminali «verrebbero in qualche modo compensate con la gestione del recupero crediti per la riduzione del volume d’affari legato al prestito di denaro con tassi fuori legge», dunque, secondo il Presidente di Unimpresa «è fondamentale che le autorità di vigilanza e tutte le istituzioni aumentino i presidi e i controlli, in una fase nuova e fatta di scenari finora inesplorati».

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