10 Dicembre 2024, martedì
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Tari-Tasi, bollettini a casa addio, gli importi te li dovrai calcolare da te

Tari-Tasi, bollettini a casa addio, gli importi te li dovrai calcolare da te. Nella girandola di provvedimenti fiscali per il pagamento delle tasse sulla casa (Iuc è l’ultimo acronimo, comprensivo di Imu, Tasi e Tari, servizi e rifiuti) e la relativa complicazione a danno dei contribuenti quanto a scadenze, importi, aliquote comunali, si poteva contare almeno su un punto fermo, normato ai sensi della legge: il bollettino pre-compilato inviato a casa dai Comuni.
In sede di attuazione del decreto anche questa certezza è evaporata: sta alla discrezionalità dei sindaci approfittare del contributo di Poste nel fornire bollettini già compilati. Questo significa che una quota significativa di Comuni non lo farà perché non dispone di tutte le informazioni necessarie. Gli importi, in questo caso, li dovremo calcolare da soli.

Il comma 689 della Legge di Stabilità prevede (a questo punto solo in teoria) modalità vincolanti per il versamento della imposta unica comunale (Iuc): obiettivo di fondo è la semplificazione degli obblighi fiscali, in particolare con “l’invio di modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori”.
Nella bozza di decreto attuativo preparato dal ministero dell’Economia e dall’Agenzia delle Entrate, relativo al bollettino di conto corrente postale, si legge invece che “il Comune può richiedere a Poste Italiane l’integrazione dei bollettini di conto corrente postale prestampando l’importo del tributo”. Il diavolo sta nei dettagli e un “può chiedere” al posto di “chiede” cambia le carte in tavola, con buona pace dei diritti del contribuente.

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