26 Aprile 2024, venerdì
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Domenico Cutrì, fuga finita: evaso in fuga preso con un blitz nella notte

E’ finita la fuga di Domenico Cutrì, il detenuto evaso dal tribunale di Gallarate (Varese) dopo una sparatoria in cui è rimasto ucciso il fratello Antonio: i Carabinieri, con un blitz nella notte,  lo hanno preso a circa 20 kilometri dalla zona in cui è verificata l’evasione.

L’egostolano Domenico Cutrì stava dormendo quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel covo, un appartamento disabitato all’interno di una palazzina in ristrutturazione in via Villoresi 21 a Inveruno (Milano). Si trovava con lui Luca Greco, 35 anni, un pregiudicato fermato con l’accusa di aver fatto parte del commando che lunedì scorso ha liberato il detenuto. Nell’appartamento c’erano anche una pistola 357 Magnum e alcune dosi di marijuana.
L’appartamento era stato messo a disposizione di Domenico Cutrì da un piccolo imprenditore della zona, Franco Cafà, 35 anni, arrestato ieri dai carabinieri a Buscate (Milano) con l’accusa di favoreggiamento. Cutrì e Luca Greco vivevano in condizioni di degrado: nel covo, infatti, mancavano luce, acqua e gas. Per cucinare i due uomini utilizzavano un fornelletto da campeggio, e dormivano su due brandine in una delle stanze.
Domenico Cutrì, 32 anni, era stato condannato in appello all’ergastolo come mandante dell’omicidio di un polacco che aveva insidiato la sua fidanzata. Era evaso lunedì scorso, intorno alle 15, quando un gruppo armato era entrato in azione davanti al tribunale di Gallarate dove l’ergastolano doveva sostenere un processo per truffa.
Del commando facevano parte, secondo quanto accertato dai carabinieri, coordinati dal pm di Busto Arsizio, Raffaella Zappatini, i suoi fratelli Antonino, 30 anni, ucciso nel conflitto a fuoco con gli agenti della Polizia penitenziaria, e Daniele, 23 anni, fermato due giorni fa. Altri quattro componenti del commando erano stati fermati a Cellio (Vercelli) dove era stato allestito un covo e un quarto a Napoli.
In carcere si trova anche la compagna di Antonino Cutrì, Carlotta Di Lauro, accusata di aver fornito supporto logistico all’evasione. Si è fatta trovare ieri sera in casa dei genitori dopo tre giorni in cui era stata irriperibile con il figlio di cinque anni avuto da una precedente relazione. Domenico Cutrì sarebbe stato catturato non distante da Inveruno, nell’Alto milanese, dove risiede la sua famiglia.

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