23 Aprile 2024, martedì
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L’accordo Rubik al capolinea

L’accordo Rubik tra Italia e Svizzera non si farà. Perché i tempi sono cambiati, non si può più pensare in termini di riservatezza o di segreto bancario. Lo sviluppo si fa con la trasparenza. Per questo la voluntary disclosure è una occasione da valutare seriamente e potrebbe essere l’ultima possibilità per smobilizzare patrimoni altrimenti destinati ad essere fonte di rischi penali gravissimi, oltre che di sanzioni amministrativi superiori al valore stesso del capitale portato all’estero. Lo ha detto il pm Francesco Greco ieri a Lugano, a un convegno organizzato dall’associazione delle banche del Canton Ticino. Greco ha anche precisato che la norma che introduce il reato di autoriciclaggio, anche se è stata rinviata dal consiglio dei ministri che ha varato il decreto legge sulla disclosure, alla fine sarà approvata. Anche se, ha annunciato Greco, con qualche ammorbidimento per tener conto delle difficoltà che stanno attraversando in questo momento moltissime aziende. In pratica il reimpiego all’interno della stessa società di denaro non versato all’erario o all’Inps non sarà considerato riciclaggio. Un esempio concreto: se una società soffre di mancanza di liquidità e per pagare stipendi e fornitori non versa contributi o ritenute fiscali; in questo caso bisogna escludere la presenza di un reato di riciclaggio.

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