Prendiamo atto della risposta dell’assessore Maugeri in merito al caso Fibronit, ma, onestamente, ci sembra alquanto strano che l’area ex Bricorama, a diretto contatto con un sito altamente inquinato dall’amianto, non abbia subito alcun tipo di contaminazione. E’ vero, noi siamo nuovi alle storie della VECCHIA politica – cosa della quale ce ne facciamo un vanto –, diversamente dalla presente amministrazione che, certamente, non ha fatto della trasparenza un suo vessillo. Infatti, non ricordiamo di aver mai sentito ammettere, proprio dall’assessore Maugeri, che a Bari gli aumenti relativi alla TARSU prima, e alla TARES dopo, siano stati causati da una ILLEGALE QUOTA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA (d.lgs. 152/2006 che impone a tutti i Comuni una quota minima di R.D. pari al 65% entro il 31/12/13 contro un misero 25% del Comune di Bari), né tantomeno l’abbiamo sentita ammettere che il canile comunale, sito in zona ASI, sia aperto soltanto grazie a una ordinanza sindacale in quanto privo di autorizzazioni sanitarie e amministrative.Quanto alle fontane sul lungomare, forse l’assessore Lacarra ha letto superficialmente il nostro articolo perché noi vorremmo sapere quali siano stati i costi delle fontane, della loro manutenzione e quali risorse finanziarie siano state utilizzate.
Facciamo inoltre presente ai due assessori che rappresentano LA FANTASTICA AMMINISTRAZIONE EMILIANO che, certamente, non è nello stile del Movimento 5 Stelle avere visibilità a livello mediatico durante la campagna elettorale, anzi, crediamo che lo stile dei proclami sia proprio di questa amministrazione di centro-sinistra. Difatti, proprio in questi giorni, la nostra città somiglia molto alla PRIMAVERA DI BOTTICELLI per un continuo fiorire di inaugurazioni e di cantierizzazioni (qualcuna andata bene come l’asilo a S. Pio, qualcun’altra miseramente naufragata come la pista ciclabile del lungomare).
Certamente ci farebbe piacere, o meglio, farebbe piacere ai cittadini baresi avere risposte alle nostre lecite domande.
Ufficio Stampa
